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    26 Settembre 2023
    Chelsea, ancora crisi: pure Pochettino sotto accusa

    Non è certamente il periodo più fertile e prosperoso della carriera di Mauricio Pochettino. L’ex tecnico di Tottenham e PSG tornato quest’estate in Premier scelto dalla nuova proprietà statunitense del Chelsea per rilanciare il progetto Blues dopo un anno di massima confusione tradotto in risultati disastrosi, esoneri e repentini cambi di rotta, culminati con un misero 12° posto e addirittura sedici sconfitte. Arrivato tradendo il suo passato, quello per cui ha sempre storicamente manifestato dichiarazioni d’amore, quello legato al suo prosperoso quinquennio sulla panchina degli Spurs, rappresentò per tanti mesi fa la scelta perfetta per ricostruire un progetto giovani a lungo termine per riportare, pianificando, il Chelsea ai massimi livelli britannici e continentali. Ma l’inizio, fin qui, è stato disastroso. Numeri horror, che pareggiano, senza migliorare anzi tutt’altro, quelli dell’annata appena conclusa. E se con soli 5 punti in 6 gare disputate culminate con l’ultimo pesante ko interno col Villa di Emery ripropongono i Blues in fondo alla classifica, sul tecnico già ammonta pressione di stampa e tifoseria. Tanti infortuni, pesantissimo quello di Nkunku. La scelta, sorprendente e per tanti versi criticabile, di respingere l’opportunità Vlahovic. Giovani sì, ma investimenti milionari. Pressione, pressione, pressione. Ammette la scontentezza tra l’altro dei suoi proprietari: lo fa pubblicamente, tutt’altro che un bel segnale. E chiede tempo: a loro, così come tutto l’ambiente. Parla di progetto e limoni che devono sbocciare. Metafore che hanno scatenato l’ironia social dei giorni d’oggi. Un calendario senza sosta che adesso inizierà tra l’altro tremendamente a palesare davanti ai Blues sfide complicatissime contro le più forti d’oltremanica. A partire da mercoledì sera quando a Stamford Bridge salirà dalla Manica l’ambizioso Brighton di De Zerbi per i sedicesimi di Coppa di Lega. Un tecnico, Poch, che tra l’altro non ha mai apprezzato la competizione. Ma deve porre la massima attenzione perchè un altro ko, che stavolta già significherebbe eliminazione, aumenterebbe il carico di critiche, attacchi e dunque ulteriore pressione. Che sia un progetto giovani e tal concetto significhi tempo è risaputo; ma è altresì risaputo quanto siano quelli più prestigiosi i giovani scelti e strapagati dai Blues: per questo tempo sì, ma non fino all’infinito. Occhio al Brighton. Ma soprattutto la parola d’ordine è sterzare. Pazienza sì, ma tutto vanta limite. I risultati, fin qui, assolutamente disastrosi. E quel volto, a Stamford Bridge, continua ad esser associato ad un passato, quello Tottenham, che da quelle parti non dimenticheranno mai. Epiche schermaglia, scontri roventi, derby e battaglie tremendamente mai dimenticati. E forse, stavolta, mai perdonati.