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    Cultura e Spettacoli, Politica
    29 Settembre 2023
    Ricordando l’alba della nuova destra, Civitavecchia rende omaggio a Tony e Andrea Augello

    Ieri all’Hotel San Giorgio una piccola folla è accorsa alla presentazione del libro “C’era una volta mio fratello” organizzata da Massimiliano Grasso 

     

    di Marco Gubetti

     

    CIVITAVECCHIA – C’è una piccola folla a riempire la sala conferenze dell’hotel San Giorgio per rendere omaggio a due fratelli che hanno fatto la storia della destra nel Lazio e a Civitavecchia: Tony e Andrea Augello. L’occasione è data dalla presentazione del libro di Andrea dedicato al fratello e intitolato appunto “C’era una volta mio fratello”, edito dalla Associazione 12 Querce-Centro studi Tony e Andrea Augello. Si tratta di una vera e propria biografia scritta però con il calore che solo un fratello affezionato può metterci e dunque discostandosi dai toni saggistici che avrebbe potuto usare un politologo o un giornalista. A venti anni dalla scomparsa di Tony, avvenuta il 19 aprile del 2000 (a soli 44 anni), Andrea nel 2020, decide di ricordarlo così, raccontando le motivazioni, i valori, le suggestioni e le scelte compiute da Tony durante la sua vita da protagonista della destra sociale, nella Cisnal e nel Msi, che proprio in quegli anni – dopo il famoso endorsement di Berlusconi a Fini per il ballottaggio nella corsa a sindaco Roma – sta uscendo dal ghetto dove era stata confinata per mezzo secolo e ha finalmente  modo di dimostrare tutto il suo valore. E così, partendo dal moderatore Massimiliano Grasso si susseguono via via tutti gli altri interventi di amici e militanti che accanto a Tony e Andrea hanno condotto la battaglia politica per le vie di Roma e di Civitavecchia dagli Anni Ottanta fino a oggi: da Attilio Bassetti, a Vincenzo Piso, passando per l’attuale assessore alla Cultura del Comune di Civitavecchia, Simona Galizia, solo per citarne alcuni. Un caleidoscopio di ricordi personali di Andrea e di Tony e dell’atmosfera di anni densi di impegno e di sfide politiche. A chiosare la serata arriva poi l’intervento di Roberta Angelilli, oggi vicepresidente della Regione Lazio, ma soprattutto moglie di Andrea (scomparso lo scorso aprile) per tanti lustri, che ci tiene a lasciare a tutti i presenti un insegnamento del marito: “Per ottenere risultati in politica occorre pensare in grande e più la lotta si fa dura e più significa che la battaglia è quella giusta e vale la pena di combatterla, a prescindere dall’esito finale”.