Non sono ore propriamente semplici in casa Juventus. Dopo aver sostanzialmente e dolorosamente archiviato il caso Pogba, deprecabile fine dell’avventura 2.0 in bianconero, per il quale la rescissione contrattuale diventa sempre più ormai formalità, il mondo juventino è scosso dal caso Fagioli e dalle indagini che Procura di Torino e Figc stanno effettuando su presunto illecito legato a scommesse sportive e non. Allegri come sempre è costretto a trainare da buon navigato marinaio il timone in tempesta. La Juve è ripartita bene: i punti arrivano, terzo posto, due lunghezze dall’Inter e quattro dal Milan capolista. Dopo la sosta la sfida ai rossoneri a San Siro. Un mese entro la sosta di novembre prima del gran finale d’annata solare 2023, per capire, come ha spesso spiegato lo stesso Allegri durante l’estate, a che punto sarà crescita e sviluppo della nuova Juve. Una nuova Juve che come Max ha sempre ripetuto deve prima puntare ad arrivare tra le prime quattro, poi l’appetito verrà mangiando. Una Juve che estate scorsa è intervenuta ben poco sul mercato, per mille motivazioni narrate e vissute. Ovviamente con un certo tipo di esigenza di rimetter a posto il bilancio specialmente senza coppe europee le possibilità di investimento sono relative. Si parla sempre eternamente di Berardi anche in chiave gennaio, ma costa tanto, Sassuolo bottega cara, figuriamoci durante la riparazione soprattutto considerando che si sta trattando del suo calciatore di maggior spicco, capitano e bandiera neroverde. Ma se la Juve volesse cercare un’ala destra a rientrare sul mancino per trasformare all’occorrenza il 352 allegriano, sistema di gioco con cui il tecnico livornese è ripartito nel 23/24, in un 3421 o 343, con quelle caratteristiche, resta sbagliando chiudere ogni porta d’ipotesi ad un ritorno di quel Federico Bernardeschi che dopo anni di Toronto sembra nutrir voglia di tornare in Italia. Un’idea che rispunta, eccome. Per una serie di concreti e logistici motivi: Allegri apprezza il calciatore, un calciatore particolarmente duttile, che apprezza la destinazione avendo mantenuto e conservato legame eccome con tutto il mondo bianconero. Anche a livello contrattuale, senza ombra di dubbio, le possibilità per un prestito invernale sono aperte. Decisamente. Insomma, al momento resta un’idea, ma col passare delle settimane e mesi autunnali potrebbe trasformarsi in qualcosa di nettamente più concreto.
