ROMA – Estendere la Zona economica speciale alle province di Frosinone e Latina. “Abbiamo presentato una mozione in consiglio regionale per impegnare il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a promuovere e avviare un’interlocuzione con il Governo Meloni al fine di lavorare all’estensione della Zona Economica Speciale alle Province di Frosinone e Latina, anche attraverso l’approvazione dell’emendamento depositato in commissione bilancio alla Camera presentato a firma Mancini-Curti-Orfini. Con tale emendamento, infatti, si richiede di estendere la Zes Unica ai territori compresi nella ex Cassa per il Mezzogiorno, comprendendo quindi anche le Province di Latina e Frosinone”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali Pd Salvatore La Penna e Sara Battisti e il deputato Pd, Claudio Mancini.
“Riteniamo necessario questo intervento – proseguono – perchè il decreto legge che istituisce, a partire dall’1 gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ‘Zes unica’ comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna ed esclude le province della nostra regione. L’istituzione della Zona economica speciale comporterá per i territori interessati la possibilitá di beneficiare di speciali agevolazioni relativamente a investimenti e altre attivitá di sviluppo dell’impresa da parte di aziende giá operative e di nuovo insediamento – spiegano gli esponenti Pd -. I poli industriali delle Province di Latina e Frosinone sono nevralgici per lo sviluppo industriale della Regione Lazio e per il centro Italia e l’istituzione della ‘Zes unica’ del Mezzogiorno rappresenta una straordinaria opportunitá di sviluppo e crescita di un territorio che è contiguo alle Province di Frosinone e Latina che, però, allo stato attuale risultano escluse dalle agevolazioni e semplificazioni amministrative connesse alle Zes, rischiando di compromettere l’attrattivitá nelle suddette aree industriali. Vista l’importanza del tema, auspichiamo una risposta unitaria a favore dei nostri territori”, conclude la nota.

