Indipendentemente dal come, il grande colpo di giornata lo mette a segno la Juventus, che emana per la prima volta un serissimo messaggio al campionato e vola a vincere a San Siro. Milan battuto 1-0 al Meazza: decide in piena ripresa un tiro dalla distanza, stavolta deviato, di Manuel Locatelli, quel prodotto rossonero che anni fa suggellò la vittoria per i padroni di casa nella stessa sfida ma con l’altra casacca. Qualcuno che evidentemente pur senza brillare vanta nelle proprie redini e nel proprio dna questa super classica del calcio italiano. Serata sfortunata per un Milan coraggioso e dalla solita straordinaria cornice di pubblico: partita incrinata con l’episodio che cambia definitivamente connotati alla gara quale l’espulsione nel primo tempo per fallo da ultimo uomo di Thiaw su Kean. Nella ripresa la Juve sarebbe chiamata ad alzare i giri del motore ma evidentemente basta il tiro deviato di Locatelli. Allegri ritrova, recupera e mette dentro Vlahovic e Chiesa e porta a casa il bottino grosso. Bene Bremer su Leao. Inferiorità che pesa tanto al coraggioso Milan e ai piani di Pioli. Milan quindi scavalcato dall’Inter che adesso è in testa a 22: rossoneri che restano a 21 tallonati dai bianconeri, voce grossa a 20. Presto per capire le ambizioni Scudetto della Juve che comunque certifica il positivissimo inizio della stagione della ricostruzione e soprattutto consolida un piazzamento minimo tra le prime 4, il vero obiettivo dell’anno Allegriano. Vincono Roma e Napoli ma vince soprattutto l’Atalanta che continua a salire e viaggiare a latitudini europee: con pazienza battuto 2-0 il Genoa, apre Lookman su grande assist di uno Scamacca che continua a crescere e pur senza il suo centrocampista più prolifico ovvero Koopmeiners la chiude Ederson al terzo gol stagionale. Sorrisoni per Gasp.

