Transizione ecologica della centrale di Civitavecchia, i timori di Unindustria
Economia e Lavoro
1 Novembre 2023
Transizione ecologica della centrale di Civitavecchia, i timori di Unindustria

CIVITAVECCHIA – Ieri al Ministero per il Made in Italy si è finalmente tenuto il tanto atteso tavolo per il phase out (ovvero il passaggio dal carbone alle energie rinnovabili per la centrale di Civitavecchia). Tra i primi commenti arriva anche quello di Unindustria, l’associazione degli industriali di Civitavecchia che attraverso il suo presidente, Cristiano Dionisi, esprime soddisfazione per il passo compito, ma anche qualche timore sul prosieguo del processo e soprattutto sulle tempistiche. «Siamo soddisfatti per l’avvio operativo del tavolo al Ministero per il Made in Italy – spiega Dionisi – e il documento sottoscritto tra gli attori locali rappresenta a nostro avviso una base sulla quale costruire un nuovo futuro e un auspicio di quanto vorremmo si concretizzasse in chiave di sviluppo positivo. Per il medio-lungo periodo, dunque, siamo fiduciosi di quanto si potrà concretizzare, con il supporto del tavolo e attraverso risorse specifiche che il Governo vorrà metterci a disposizione, le nostre aziende sono pronte a investire su un nuovo sviluppo e a vincere la sfida di nuovi progetti industriali sull’energia, sulla blue economy e sull’economia circolare, con l’obiettivo di traguardare una reindustrializzazione capace di dare soddisfazione alle aziende del territorio e conseguentemente delle persone che vi operano. Per il breve periodo ci siamo fatti portavoce della preoccupazione delle Piccole e Medie Imprese della filiera, soprattutto per il disallineamento delle tempistiche di messa a terra dei nuovi progetti rispetto ai tempi di phase out: dobbiamo trovare soluzioni “ponte” a garanzia della tenuta delle aziende del territorio».