Phase out per la centrale di Civitavecchia, la soddisfazione del sindaco Tedesco: “Abbiamo giocato d’anticipo”
Economia e Lavoro
2 Novembre 2023
Phase out per la centrale di Civitavecchia, la soddisfazione del sindaco Tedesco: “Abbiamo giocato d’anticipo”

di Marco Gubetti

 

CIVITAVECCHIA – Il tavolo di lavoro che si è tenuto martedì al Ministero per il Made in Italy sul futuro della centrale Enel di Civitavecchia dopo l’abbandono del carbone, continua ad avere una vasta eco nei commenti e nei ragionamenti dei vari stakeholder coinvolti nella vicenda. Ieri è stata la volta del sindaco della città, Ernesto Tedesco, che ha affidato a un post sui social la sua soddisfazione per l’atteggiamento di grande responsabilità e costruttività da parte di tutti nell’aver portato con una voce sola le istanze del territorio all’attenzione del governo centrale. Istanze cristallizzate nei cinque punti del documento unitario che martedì è stato presentato al tavolo interministeriale grazie allo sforzo di tutte le parti in causa, a cominciare dal Comune che – come tiene a sottolineare Tedesco – “si è fatto capofila di un momento storico per la nostra città, che ha prodotto una proposta seria. Quest’ultima è stata fatta propria dalla Regione Lazio, attraverso l’impegno assunto dalla vicepresidente Roberta Angelilli, che l’ha sottoposta all’attenzione del Governo, rappresentato dal sottosegretario Bergamotto, e di Enel. È particolarmente significativo il fatto che ciò arrivi nell’imminenza della presentazione del piano industriale di Enel, prevista per il 20 novembre”. A questo punto, le tempistiche diventano determinanti (come fatto notare nei giorni scorsi da Unindustria, vedi articolo linkato qui sotto) affinché ogni buon proposito possa realmente portare frutto e permettere alla città una transizione ecologica senza scossoni. “Abbiamo giocato di anticipo spiega infatti il sindaco di Civitavecchia -, insieme alle altre istituzioni del territorio, alle associazioni datoriali e alle organizzazioni sindacali per produrre una proposta organica e complessa che ha trovato l’attenzione dei nostri qualificati interlocutori. L’uscita dal carbone entro il 2025 deve corrispondere ad un futuro di salvaguardia occupazionale, tutela ambientale e sviluppo tecnologico”.