di Simona Tenentini
VITERBO – “Non sarà più tollerabile che vicende come quelle che hanno visto coinvolto il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, finiscano sui giornali”.
A scagliarsi contro il tritacarne mediatico che negli ultimi tempi ha tenuto banco sulle cronache dei quotidiani è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine dell’incontro “I Pirati della Bellezza” che si è tenuto ieri nella sede di Unindustria Viterbo.
Il tema caldo sono le intercettazioni e la loro necessaria regolamentazione.
“In Italia si spendono più di 200 milioni di euro per intercettazioni telefoniche che, il più delle volte si rivelano inutili visti i sofisticati mezzi di comunicazione che, allo stato attuale, usano i criminali per scambiarsi informazioni – prosegue Nordio – Sarebbe più sensato limitarne l’uso per reati gravi come il terrorismo o l’associazione mafiosa e dirottare parte dei fondi utilizzati per intercettare questi potenti strumenti.
Un principio che deve essere intangibile è l’assoluta garanzia del terzo, il più delle volte coinvolto in intercettazioni a sua insaputa. Se due criminali al telefono tirano in ballo una persona esterna magari volutamente, questa non ha alcuno strumento per potersi difendere.
In sostanza, non sarà più tollerabile che casi come quello che hanno visto coinvolte persone vicino a Tidei ma che erano assolutamente estranee alla vicenda giudiziaria finiscano sui giornali.”