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    13 Novembre 2023
    Premier. Stellare Chelsea-City: 4-4 e spot NBA. Arteta e Klopp in scia, tensione Newcastle, Villa senza limiti

    Uno spot planetario. Chelsea – Man City ha rappresentato perfettamente il motivo per cui l’NBA è diventato da decenni il prodotto più seguito e pagato dalle maggiori emittenti del globo terrestre, in ogni dove. Un 4-4 che ha contenuto tutto: spettacolo, emozione, campioni, ribaltamenti, polemiche, veleni. Tutto. Un calderone completo. Non siamo nemmeno a metà novembre e già l’ultima gara prima della terza sosta internazionale dell’anno rischia di aver vinto la gara dell’anno del calcio europeo. Doppio Haaland, gol dell’ex Sterling, sorpasso e controsorpasso prima del pareggio di un Jackson che finalmente trova un minimo di continuità realizzativa e allieva pressione a Poch reo di non aver scelto Vlahovic; un Thiago Silva che diventa tra i più anziani a timbrare a 39 anni suonati, la botta del vertice basso più forte e decisivo al mondo come Rodri ad illudere Guardiola, il tumultuoso finale che porta al pari dell’ex che pochi mesi fa, dall’altra parte, decideva la Supercoppa Europea, quel Palmer freddissimo che trasforma con la stoffa del top player vero quel 4-4 che vale punto e finalmente continuità a Pochettino, cui va merito di aver riacceso dopo anni di delusione Stamford Bridge, ieri ruggente come mai nell’ultimo anno e mezzo. E ci voleva un ex Tottenham, pensate un pochino, anzi un Pochettino. Poch furente con Taylor al triplice fischio. Emozione, accensione, 4-4. City che resta comunque in testa a 28, seguito dalle altre due candidate al titolo: l’Arsenal che batte 3-1 il Burnley all’Emirates, il Liverpool che ne fa 3 a quella che resta un’insidiosa realtà come Brentford. Solito doppio Salah ma bene Darwin, finalmente pasta vera al secondo anno di Premier: doppia rete sfortunatamente annullata, ma sempre più team player con assist a servizio di ali e mezzali. Resta dietro a 26 punti il Tottenham che chiude nella maniera più dolorosa possibile una settimana drammatica, che rischia di aver macchiato un campionato sorprendentemente straordinario: Maddison e Van de Ven fuori fino ad anno nuovo, difesa distrutta e troppe assenze, gli Spurs crollano nel finale sul campo del Wolverhampton. 2-1 in rimonta, brilla realtà ex PSG Sarabia tra gol al volo e assist d’esterno: notte da Molineaux, notte da lupi. Risale un minimo il Manchester United, che senza brillare batte 1-0 il piccolo Luton all’Old Trafford: ci deve pensare Linderof all’ora di gioco per scardinare la piccola resistenza della matricola arancionera. United che ridisegna un minimo di classifica dignitosa: sesto posto a cinque lunghezze dal quarto, obiettivo minimo dell’anno.

    VILLA STELLARE In scia delle prime quattro, addirittura davanti a Manchester e Newcastle nonostante le premesse d’inizio stagione (ma siamo in NBA, naturale…) c’è lo straordinario percorso dell’Aston Villa di Emery che dopo la cavalcata settimo posto e Conference dello scorso anno ha ripreso, senza i favori dei pronostici, meravigliosamente da dove aveva lasciato. In casa al Villa Park è un rullo compressore e ieri 3-1 netto pur sul Fulham: continua a timbrare Ollie Watkins, straordinarie medie realizzative. Solidità e dinamismo, certezza scozzese McGinn. Mediana compattissima, qualità moderna Digne, ripartenze letali tra Moussa Diaby e Leon Bailey. Chi invece lascia sul campo altri punti diventa il Brighton di De Zerbi fermo all’ottavo e con tanti tanti rimpianti: dopo aver vinto all’ultimo respiro coi Wolves, lo Sheffield trova continuità e sfiora addirittura il colpo grosso alla fine. Due filosofie antistanti: splendido football del Brighton che fa impazzire nel primo tempo De Zerbi che vola a tuffarsi tra i suoi sostenitori per la splendida azione in percussione che porta al vantaggio di Adingra nella prima frazione, prima della reazione tosta e fisica delle lame, che di nome e di fatto pareggiano con l’autugol di Webster e divorano il colpo grosso con la clamorosa occasione sciupata da Hamer nel finale.

    TENSIONE NEWCASTLE In coda pirotecnico colpo dell’Everton in casa Palace (2-3), stesso punteggio ma in rimonta per gli Hammers col Forest: certezze Paquetà, Bowen e Soucek, tutti a segno, così come Ward-Prowse assistman ancora a record su calci da fermo. In chiusura gran colpo del Bournemouth che batte un Newcastle che vive tutt’altro che fertile periodo: infortuni e stanchezze Champions, grana Tonali, tensione tra Trippier e tifoseria. Insomma, anche al Toon la sosta non poteva che arrivare in un momento migliore, per stemperare la tensione, staccare la spina e ripartire. Al momento andrebbero giù Luton, a 6, Sheffield a 5 e Burnley fanalino a 4. Adesso due settimane da sosta, si chiude l’autunno contratto da tre break internazionali, soltanto scritte le premesse del libro Premier 23/24: al rientro, fra due sabati, inizierà quella vera, full immersion no-stop fino alla sosta di fine marzo, calcoli finali.