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    Cronaca
    13 Novembre 2023
    Rieti, la denuncia del Sappe: “Il carcere cittadino è allo sbando”

    RIETI – E’ un grido di dolore quello levato dal Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria riferita alla situazione della Casa circondariale di di Rieti. “Ormai a Rieti – si legge in un comunicato diffuso dal Sappe – il carcere è allo sbando e per questo torneremo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un Istituto che non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto”. Addirittura Maurizio Somma, segretario del Sappe Lazio, spiega a che a Rieti gli agenti sono quasi ostaggi di un detenuto africano al quale è stato concesso di avere in cella una chiavetta usb per poter ascoltare brani di musica provenienti dalla sua terra. “Il detenuto – spiega Somma – , in barba a tutte quelle che sono le regole della detenzione, continua quotidianamente ad usufruire dell’oggetto autorizzato per creare baldoria all’interno della sezione dove è ubicato. Per quanto ci viene rappresentato, si tratta di un detenuto facinoroso, autore di quotidiane infrazioni disciplinari nonché di minacce e tentativi di aggressione al personale di Polizia Penitenziaria operante presso la struttura Penitenziaria. Sembra che la stessa Direzione carceraria non intervenga, lasciando correre ogni tipo di infrazione commessa da quest’ultimo”. “Segnaleremo nelle prossime ore al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma – assicura Donato Capece, segretario generale del Sappe – le significative disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Rieti e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità. L’episodio denunciato dai nostri segretari conferma, a parere del Sappe, come la gestione e l’organizzazione della Casa Circondariale di Rieti sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna e con l’avvicendamento del Direttore e del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, che non sono in grado di fare fronte alle costanti e quotidiane criticità”.