
LAVINIO – Mobili rotti, computer spaccati, cassetti all’aria: ieri è stata devastata la sede Flai Cgil di Lavinio, in provincia di Roma.
“Le immagini restituiscono un atto grave e vandalico. Un gesto vile, che vorrebbe colpire l’attività che quotidianamente facciamo nel territorio a sostegno di lavoratrici e lavoratori, a volte in contesti difficili in cui fenomeni di sfruttamento colpiscono i soggetti più deboli”, hanno denunciato Stefano Morea, segretario generale Flai Roma Lazio, e Alessandro Vona segretario generale Flai Roma Sud Pomezia Castelli, sottolineando che il fatto è accaduto poche ore prima dello sciopero e della manifestazione di Piazza del Popolo.
“Non è certo questi atti che fermeranno il nostro impegno e la nostra attività al fianco di lavoratrici e lavoratori stranieri e italiani che ogni giorno si rivolgono con fiducia a noi. Tuttavia – hanno proseguito – intendiamo non solo denunciare ma anche far sapere l’accaduto perché rappresenta un segnale preoccupante per tutti”.
La consigliera del Pd del Lazio, Marta Bonafoni, in una nota esprime solidarietá ai lavoratori della Flai Cgil di Lavinio, ad Anzio, per l’atto vandalico che ha interessato la sede del sindacato. “Sono vicina ai lavoratori e alle lavoratrici della Flai Cgil di Lavinio la cui sede ieri è stata oggetto di atti vandalici, proprio nelle ore in cui il sindacato era impegnato nei preparativi della manifestazione in piazza del Popolo a Roma. L’aggressione – spiega – è un fatto preoccupante, in un territorio che attraversa un momento di certo non semplice, dopo lo scioglimento del Comune per i condizionamenti della criminalitá organizzata nell’attivitá amministrativa. Il sindacato a Lavinio è stato in questi anni un punto di riferimento importante non solo per la tutela e la difesa dei diritti di lavoratori e lavoratrici. In un territorio difficile – aggiunge -, la Cgil ha dato ospitalitá a iniziative ed eventi di carattere culturale e sociale, divenendo un presidio fondamentale per le realtá cittadine e nella costruzione di una cultura della legalitá e del sostegno alle fragilitá del territorio”.
Così come la consigliera del Pd del Lazio,Emanuela Droghei, in una nota fa sapere: “Il bilancio dei danni dopo questo atto è pesante: mobili rotti e computer distrutti. Un gesto vigliacco – spiega – con il quale si è voluto colpire un luogo che tutela i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che da tempo era diventato punto di riferimento per tutto il territorio. Ma non saranno queste intimidazioni a fermare il loro prezioso lavoro, ne sono certa. In un momento storico in cui la destra prova a comprimere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori – aggiunge – dobbiamo essere ancora piú attenti a tutelare tutti i loro spazi di confronto e di lavoro. Mi auguro che le autoritá possano individuare e punire i responsabili di questo atto al piú presto”.