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    Italpress news
    19 Novembre 2023
    L’impatto del calcio polacco in Italia: Zielinski simbolo, Legowski a Salerno

    Uno è da tempo simbolo del calcio polacco, l’altro un astro nascente. Piotr Zielinski e Mateusz Legowski hanno in comune, oltre al talento, l’Italia. Zielinski, dopo aver indossato le maglie di Udinese ed Empoli, dal 2016 è tra i protagonisti del Napoli, con cui l’anno scorso ha vinto uno storico scudetto; Legowski, invece, il salto lo ha appena fatto, dal Pogon Szczecin alla Salernitana. Zielinski ha mosso i primi passi a Zabkowice Slaskie, località in cui sorge il laboratorio del dottor Frankenstein, situato nella Camera dei Ricordi Regionali, un luogo che faceva parte del maniero di Kauffunga. Da qui, nel luogo di ispirazione per il famoso romanzo di Mary Shelley, è iniziata la bella storia di Zielinski. Il suo primo e più importante allenatore è stato suo padre, Bogdan, già insegnante di educazione fisica, che per primo ha trasmesso al figlio i valori più importanti dello sport. L’impegno e la caparbietà sono stati, fin da subito, qualità innate di Piotr, che fin da giovanissimo ha allenato con costanza la gamba sinistra, più debole della destra, finché, “già in terza elementare era in grado di usare la sua gamba sinistra per calciare un angolo inmezzo all’area di rigore”. Dal suo primo campo di allenamento di Orzel a Zabkowice Slaskie, oggi Zielinski è diventato uno dei calciatori polacchi più noti, simbolo della città della Bassa Slesia, alla quale il centrocampista del Napoli è fortemente legato diventandone fiero ambasciatore. “Zielinski è una persona importante per noi. Un uomo che non ha mai dimenticato Zabkowice, vi torna sempre e ne parla con grande affetto”;, ha dichiarato il sindaco della città, Marcin Orzeszek. Chi spera di seguire le orme di Zielinski è Legowski, talento ventenne che – dopo la trafila nelle giovanili – ha già esordito in nazionale maggiore e la scorsa estate è sbarcato in Serie A, accettando l'offerta della Salernitana. “Avevo sentito che c’era un interesse da parte della Salernitana, ma ho approfondito l’argomento solo quando è arrivata un’offerta concreta – dice Legowski -. È successo tutto in fretta, quasi da un giorno all’altro. Ho avuto il tempo di analizzarla, di pensare se sarebbe stata una buona opportunità per me. Ne ho discusso con le persone a me vicine. Ho deciso che la Salernitana sarebbe stata la scelta giusta. Sentivo che era la decisione più corretta”. Il trasferimento in Italia non è la prima esperienza all’;estero della carriera calcistica del centrocampista, originario di Brodnica, che ha trascorso la stagione 2019/20 in prestito al Valencia, dove ha giocato con la squadra under 19 e si è anche allenato con la prima squadra dei “Pipistrelli”. Una esperienza che si è rivelata molto preziosa anche per il successivo passaggio nel Belpaese. Conoscere lo spagnolo mi aiuta anche a comprendere meglio e ad imparare l’italiano – commenta Legowski -. L’Italia era una delle destinazioni in cui volevo andare. Per conoscere una nuova cultura, nuove persone. Il mio sogno è giocarela Champions League, ma per ora voglio solo fare i prossimi passi. Credo che questo sia l’approccio migliore. Voglio crescere e il resto verrà da sé”.

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