Non sono esattamente gli impegni più agevoli quelli che attendono il Napoli del Mazzarri 2.0. L’avventura di uno dei più grandi della storia recente azzurra, colui che riportò il Napoli nell’Europa che conta ormai più di un decennio orsono, chiaramente traghettatore a fine carriera in vista del presunto grande nome che ADL eleggerà a giugno, parte con un calendario non in salita, bensì in salitissima. Il primo appuntamento sarà nel weekend la trasferta di Bergamo, poi Madrid esterna, prima del doppio confronto con le due comandanti del calcio nostrano, proprio prima Inter poi Juve. Deve mettere ordine e convincere a far rigare tutti dritti dopo il disordine targato Rudi, esperienza sfortunata, tecnico che ha pagato tanto, forse più del dovuto, letteralmente sfiduciato da tifoseria, proprietà e quei calciatori campioni d’Italia che forse, col senno di poi, continuavano a riconoscere soltanto un capo, Luciano Spalletti, oggi commissario tecnico della Nazionale italiana. La nota lieta è chiaramente post sosta e post mese e passa di inattività il rientro di Victor Osimhen che punta almeno alla convocazione in quel di Bergamo. C’è da registrare l’infortunio di quella che al momento, nonostante fiore all’occhiello della campagna acquisti azzurra, complice continuità mai vista quella di Politano, resta una seconda linea: ovvero Lindstrom, rientrato più che malconcio, lesione di basso grado del muscolo tibiale posteriore sinistro. Ma soprattutto a tener banco in casa partenopea sono le condizioni di Zielinski, che in nazionale ha registrato un problema delicatissimo e potenzialmente enorme come l’angina pectoris, ma al momento, superata la tonsillite, sembra in grado di poter rientrare. Ma come noto, un problema del genere resta da valutare settimana per settimana e mese per mese. Ha smaltito la tonsillite ma probabilmente, anche se mezzala migliore ed è noto quanto Mazzarri punti sulle mezzali, non partirà dal primo minuto. Anguissa ha recuperato: complice assenze, papabile partenza dal primo minuto. Non l’ideale per l’avvio del Walter 2.0, ma senz’altro peserà tantissimo recuperare il miglior Osimhen.
