Se per il Napoli, nonostante un girone già con Garcia incanalato sui binari giusti, la partita di stasera diventa non soltanto una delle più belle e prestigiose dell’anno (un momento da vivere, eccome), ma altresì potenzialmente già decisiva per la qualificazione, decisamente più tranquilla la questione e situazione Inter, già qualificata, così come la Real Sociedad stessa, con cui condivide a braccetto il primato del gruppo D. Inter che a questo punto però gradirebbe chiudere al primo posto, aspetto che in termini di ottavi, tra sorteggio evidentemente e potenzialmente decisamente più abbordabile e soprattutto ritorno in casa senza più da anni regola dei gol in trasferta, potrebbe far tutta la differenza del caso. Il Benfica di Angel Di Maria però, fin qui grossa delusione Champions a dispetto della passata stagione quest’anno ancora orfana di punti, ambisce all’Europa League e giocarsi fino alla fine le sue carte col Salisburgo, oltre chiaramente a chiudere bene davanti al suo solito popolo caloroso del Da Luz. Inzaghi, forse rischiando, forse no, prevede per concomitanza settimanale di impegni importanti soprattutto per far punti e metter fieno in cascina verso quello che nonostante dalle parti di Appiano non lo dichiareranno mai ma resta il vero obiettivo dell’anno, massiccio turnover in chiave scudetto. Tanti, tanti cambi per Simone.  fuori Bastoni e Dumfries, spazio per chi ha giocato meno come Frattesi, davanti può scoccare l’ora del recuperato Arnautovic. Per questo l’impressione è che sia turnover completo: in porta Audero, Bisseck in difesa, Darmian e subentrante Cuadrado occasioni a destra, Carlos Augusto a sinistra, clamore non troppo dalla presenza presunta di Asllani in cabina di regia al posto del Calha, bensì dal ballottaggio tra Sensi e Klaassen come mezzala sinistra di centrocampo. Davanti, oltre al sopracitato Arna, potrebbe, in caso di recupero in extremis, toccare ad Alexis Sanchez: coppia tremendamente veterana, bensì meritato riposo per Thuram e Lautaro.