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    29 Novembre 2023
    Milan, l’alba del giorno dopo: argomentazioni e delusioni, Europa 23/24 al passo d’addio

    Decisamente una notte da dimenticare. Forse una delle più complicate dell’era Pioli. Stavolta accompagnato da un San Siro come sempre gremitissimo ma stavolta, durante la gara, spento dai colpi del Borussia Dortmund e da una performance, quella rossonera, che per larga parte del secondo tempo ha deluso eccome le aspettative. Il bilancio e l’alba del giorno dopo non è mai desolante ma chiaramente molto deludente. Il Milan ha perso la gara più importante del suo girone di Champions. E l’ha persa male, malissimo. 3-1 Borussia, forse quella meno quotata di un girone stellare, di ferro, quello con Newcastle e PSG, sorprendentemente invece da potenziale sfavorita a testa assoluta del girone e già qualificata agli ottavi di finale. Ha fatto saltare il banco e francamente diventa un risultato decisamente meritato. Anche perché il PSG, che di fatto rappresentava la favorita, continua a viaggiare a singhiozzi, anche ieri salvato all’ultimo respiro da un rigore particolarmente generoso che ha strozzato urlo e impresa dei MagPies, fino al quinto di recupero addirittura corsari al Parco dei Principi. Ieri male anche Maignan, pesante l’assenza di Leao, malissimo stavolta Giroud, non solo per rigore sbagliato. Si salvano in pochi: forse Tomori, sicuramente sorpresa Chukwueze. Fischi e musi lunghi a San Siro per quella che sarebbe dovuta esser la serata della continuità al successo sul PSG e quella decisiva per conquistare al fotofinish posizione importante per passaggio del turno. Era un girone di ferro e si sapeva, ma senz’altro brusco passo indietro. Male Pulisic, malino pure Loftus-Cheek. Una squadra che ha cambiato tanto, forse più di qualcuno ha sopravvalutato la campagna acqusti estiva. Serve tempo per amalgamare. E l’allontanamento di Maldini e Massara non ha convinto minimamente. E piove sul bagnato in casa rossonera: in piena ripresa altro infortunio muscolare a decimare una difesa ormai ridotta allo stremo, stavolta tocca a Thiaw per il 26° stop stagionale e addirittura 17° proprio muscolare. Dati che devono far riflettere. Soprattutto su preparatori e staff tecnico. Qualcosa, più di qualcosa, obiettivamente è andato storto. E non basta Ibra, che sarà alla prima esperienza da dirigente. In questo contesto non possono aver pagato soltanto Maldini e Massara. Contesti e argomentazioni giornalistiche. Milan relegato a fondo classifica del gruppo F e vicinissima dunque all’eliminazione: dovrebbe vincere a Newcastle e sperare che il Borussia, già qualificato, batta il PSG. In caso di pareggio, nemmeno di sconfitta ma di pareggio, a St James’ Park (avversario forte e pubblico straordinario) il Milan sarebbe altresì fuori dall’Europa League: per differenza reti nettamente superiore sarebbero proprio i MagPies a consolarsi col terzo posto del raggruppamento. Forse meglio per una rosa nuova, giovane e piena di infortuni, che ha dimostrato evidentemente di non saper reggere, per risorse 23/24, il doppio impegno settimanale. Ma resta un’esperienza deludente che deve far riflettere tutti, eccome.