Serie A, 14° turno al via: già stasera Juve in trasferta a Monza
Sport
1 Dicembre 2023
Serie A, 14° turno al via: già stasera Juve in trasferta a Monza

Tutto il popolo bianconero sognava il grande sorpasso all’Inter, una gara finita invece pari e patta che lascia in vetta tutto assolutamente invariato. La Juve, senza oneri infrasettimanali, lavora per tornare grande e nessuno nell’ambiente bianconero preclude sogni di gloria, specialmente a soli due punti dai rivali di sempre. Già, nessuno, tranne Max Allegri, che continua a vietare voli pindarici e predica continuità, praticità, obiettivo quarto posto e continuare a scappare dalla quinta posizione per tornare a soddisfare ambizioni e casse del club, quel che sostanzialmente evidentemente Giuntoli e la nuova dirigenza hanno chiesto al tecnico toscano ad inizio stagione. Stasera c’è il Monza, trasferta brianzola tutt’altro che agevole, come rievocano freschi ricordi 22/23: «Il Monza è l’unica squadra che lo scorso anno ha portato via alla Juventus ben sei punti e a cui non segnammo nemmeno un gol – ricorda benissimo il tecnico livornese in vigilia in sala stampa – Sarà una partita difficile, dovremo dar seguito a quello che è stato il pareggio con l’Inter in casa. Sottovalutare l’impegno sarebbe un errore inspiegabile, di poca maturità. Sappiamo quali sono i nostri limiti ma il gruppo è molto coeso, per questo abbiamo una buona classifica, ma non abbiamo fatto ancora niente. E nel calcio, i miei ragazzi lo sanno, come lasci un attimo l’attenzione e se giochi una partita al di sotto dell’attenzione che dobbiamo porre rischi di perdere anche perché vincere le partite non è semplice. Abbiamo sei gare che ci dividono dalla fine del girone d’andata: 4 in trasferta e due scontri diretti in casa. E quindi dobbiamo fare un passettino alla volta. Ora affrontiamo una squadra molto buona e ben guidata, che spesso e volentieri ha messo in difficoltà grandi squadre: i numeri non mentono. Nel calcio la differenza la fa la fase difensiva e anche loro lo dimostrano: nelle ultime 10 gare in Monza ha subito gol solo in 7 partite e non più uno, per tre volte ha invece chiuso a reti inviolate. Sono uniti e difendono compatti. Ripeto, un passettino alla volta: il desiderio più importante deve diventare la gara col Monza – spiega Allegri che sfrutta il Monza per parlare ancora dell’arte del difendere bene, elogiando Galliani ma senza esaltar troppo quello che stasera sarà il tecnico avversario, quel Palladino che in tanti associano a connotati moderni e d’intrattenimento anche lui in lizza del futuro bianconero se Max dovesse fallire, come se non leggesse i giornali –  Affronterò Galliani, un dirigente di altissimo valore, con cui adesso mi do del tu per quanto siamo legati a livello affettivo. Palladino? Come al solito Galliani non ha sbagliato l’allenatore. Palladino sta facendo molto bene, sono certo che nella crescita e nell’evoluzione potrà fare un’ottima carriera, ci sono giovani bravi in giro. Ha la fortuna di aver vicino un dirigente di grande esperienza e genialità come Galliani, un vantaggio senz’altro per lui». Niente voli pindarici, anche se senza coppe e con la rosa al completo tutta la tifoseria spinge per sognare in grande. D’altronde, lo sa benissimo, quando sei alla Vecchia Signora sei sempre chiamato a lottare per i massimi livelli. Non è uno sprovveduto, anzi, da buon vecchio volpone lo sa benissimo. Ma continua a volare sul concreto: «Non giocare la Champions è stato un danno tecnico per noi ed economico per la società – spiega continuando a parlare di quarto posto – Noi per questo ribadiamo di aver sempre lo stesso obiettivo minimo: tornare a giocare la Champions League. Dobbiamo dar continuità. Il campionato è una crociera, non è una gara di velocità. Non dobbiamo inseguire l’Inter ma scappare dalla quinta, anche perché nel calcio le cose cambiano molto velocemente. Dobbiamo migliorare e migliorare va fatto tutti i giorni. Dovremo dimostrare di esser la Juventus delle prime tredici giornate: dobbiamo aver grande rispetto di tutti e non dobbiamo sottovalutare alcun avversario. Davanti? Chiesa e Vlahovic hanno fatto una buona prestazione contro l’Inter ma in attacco stanno tutti bene. Tutti devono dare il massimo soprattutto chi gioca meno, specialmente se dovessimo tornare in Champions League, anche a livello singolo, il minutaggio tornerebbe a riaumentare. Adesso dobbiamo trovare i gol di Kean e far segnare anche Milik: l’obiettivo è di vincere le partite indipendentemente da chi segnerà. Il mio futuro? E’ vero, ho un contratto fino al 2025. Stiamo lavorando insieme e bene per quello che sarà il futuro del club non solo per la prossima stagione, ma per i prossimi anni. Ho un ottimo rapporto col club e con tutta la nuova dirigenza. C’è buona armonia per creare anche col settore giovanile un futuro importante, settore a cui tengono molto. Alla Juve bisogna stare zitti, profilo basso e lavorare: noi passiamo, ma stiamo cercando di costruire un futuro importante non solo nell’immediato ma soprattutto per i prossimi anni. Parlare di quello che succederà il 30 dicembre non ha senso, parliamo di immediato. Formazione? Sia Danilo che Alex Sandro saranno a disposizione, anche se non al 100%. Locatelli? Da valutare». E proprio sulla formazione Allegri ripartirà dal suo ormai consueto e versatile 352, particolarmente pratico e tutt’altro che espressivo. Al fianco di Bremer ancora Gatti e Rugani, dubbio Locatelli in cabina di regia ma chiunque sarà perno basso sarà ancora coadiuvato da McKennie e Rabiot. Cambiaso e Kostic sugli esterni, Chiesa mezza punta titolarissima, ballottaggio per il centravanti ma post gol all’Inter Dusan Vlahovic appare ancora favorito su Kean e Milik. Dall’altra parte Palladino sogna ancora il grande colpo che sarebbe il terzo in un anno e mezzo, lui come Colpani, vera e propria stella e astro nascente del calcio italiano d’autunno 2023.