Non è un mistero che ormai sia uno dei portieri più forti al mondo. Non è un mistero che anche ieri sera, anche senza Scudetto come due anni fa, Mike Maignan sia stato premiato come miglior portiere del panorama italiano anche per l’anno solare 2023. Parliamo chiaramente di uno degli ultimi gioiello più luccicanti e prestigiosi lasciati dall’eredità Maldini e Massara al Milan di Cardinale, Furlani e Moncada; una dirigenza che per far mercato e aver più liquidità in cassa, come mostra il caso Tonali, ha dimostrato di poter vendere a prezzi esorbitanti anche alcuni dei propri gioielli di Milanello. Parliamo infatti chiaramente di uno portieri più forti ed esplosivi, erede a migliorare il vuoto di Donnarumma due anni fa, erede di Lloris e primo estremo difensore ormai della nazionale francese. Su di lui gli occhi di mezza Europa. Senza citare gli interessamenti NBA, quelli Premier, chi sogna di più il portierone transalpino diventa il Bayern, che settimana scorsa ha sì annunciato il rinnovo fino al 2025 di una leggenda del club come Neuer, ma che per forza di cose, complice carta d’idendità e quindi dati anagrafici del portiere tedesco, dovrà prima o poi iniziare a vagliare prestigiose ipotesi per il futuro dei pali dell’Allianz Arena. Ecco perché il grande sogno, già forse per la prossima estate, diventa “Magic Mike”: moderno, reattivo, completo coi piedi, prodotto perfetto per il calcio moderno. Potrebbe esser lui l’elemento verso cui, stile Kane, la società bavarese possa investire gran parte del suo budget. D’altronde Maignan, arrivato due anni e mezzo va, guadagna due milioni e mezzo netti a stagione: come spesso e volentieri ribadisce il suo agente, cifre decisamente inferiori a quelle pattuite e percepite da tanti suoi illustri e soprattutto meno illustri colleghi europei. Il suo agente chiede un ingaggio almeno triplicato, il Milan pensa a far cassa. Il rinnovo al momento appare complicato. Per questo, piste estere e pista Bayern, diventano ipotesi col passare dei mesi sempre più plausibili. Decisamente.