VITERBO – Commercianti, centro storico e traffico: a Viterbo una storia che ha il sapore di telenovela. Le migliaia di persone che, nelle ultime due domeniche, hanno affollato il cuore cittadino ed hanno potuto godere delle scenografie e delle attrazioni messe su dal Comune, certamente rilanciano un dibattito decennale quanto attuale.
Nella giornata di ieri è arrivato l’appello di 168 commercianti del centro storico che, rivolgendosi alla sindaca Chiara Frontini, chiedono di ripensarci su chiusura di Porta Faul che “allo stato di fatto, e con l’altra direttrice fondamentale di via Marconi a senso ridotto e chiusa almeno per metà della giornata, sarebbe deleterio per chi desidera raggiungere i parcheggi dedicati al centro storico in maniera agevole”. Quindi “che eventuali iniziative a piazza del Comune siano effettuate all’interno degli spazi delimitati dalle foriere in modo da consentire l’arrivo al parcheggio del Sacrario tramite l’accesso da Porta Romana fondamentale per coloro che vengono da altre zone della città senza doverne costeggiare tutte le mura anche in considerazione di una circolazione già fortemente congestionata dai tanti cantieri aperti contemporaneamente”. E, infine, “uno sforzo a questa amministrazione per incentivare i viterbesi e chi viene dalla provincia a tornare e frequentare il centro, prevedendo la fruibilità gratuita del parcheggio del Sacrario nel periodo natalizio o in alternativa almeno nel fine settimana” e “la gratuità futura e continuativa per l’utilizzo della prima ora di parcheggio, nonché provvedere anche il frazionamento del costo orario”.
Sono tutte richieste legittime che, però, spesso cozzano con un presunto mancato impegno alle aperture festive malgrado il forte afflusso turistico di questi ultime domeniche. E’ il parere della presidente della Proloco di Viterbo Irene Temperini, che in un suo post su facebook, chiede ai commercianti del centro storico di Viterbo “perché, ad esempio domenica 3 dicembre e domenica 26 novembre, quando ci sono stati miglia di turisti, la maggior parte di loro era chiusa”. Per Temperini è una questione di scelte: “Probabilmente bisogna decidere cosa vogliamo – continua – . Il centro storico negli anni è stato svuotato. Per politiche scellerate di centri commerciali e viabilità. Ma ringraziando il Signore, il turismo è in continuo aumento. La città turistica, cosa che stiamo diventando, richiede i negozi, i bar e le attività aperte nel fine settimana. Ma purtroppo la maggior parte ancora non ha assorbito questa tendenza”.
Ed ora parte il Natale con il caos traffico che è sotto gli occhi di tutti e che l’amministrazione Frontini si è impegnata a risolvere prima dell’inizio ufficiale delle feste natalizie, ossia l’8 dicembre. Ci riusciranno?
G.A.
