Senza sosta. Altro giro, altra corsa. Se gli altri campionati europei più importanti destinano le loro attenzioni alle coppe nazionali, in Premier si accelera col calendario Premier, processo di fixtures come sempre storicamente catalizzato nel dicembrino che spicca definitivamente il volo verso Santo Stefano e Capodanno, come tradizione Boxing narra. E la giornata s’è già aperta col successo più pesante, quello dell’Arsenal a Luton, non tanto per quanto non fosse già favorito, ma perché la Prem è la Prem e fino all’ultimo centesimo dei sei minuti di recupero gli Hatters avevano costruito un enorme 3-3 cuore e sentimento. Poi Rice, più alto di tutti, delirio nel piccolo settore ospiti, impazzisce Arteta, vittoria più importante dell’anno e Gunners che volano a 36. Stasera attese le risposte del Liverpool a Bramall Lane, Sheffield che ha cambiato allenatore e riassunto storico Chris Wilder. Se Reds a 31, City a 30 a 6 lunghezze dai Gunners. E la gara di Guardiola stasera è quella decisamente più tosta: grande sfida, Villa Park stracolmo, Birmingham. Emery continua a sognare a quota 29, pensate una sola lunghezza dai Citizens, utopia pensarla mesi orsono. La sfida più mediatica della serata è però quella d’Old Trafford tra Manchester United e Chelsea, due formazioni in grosse difficoltà ma due matrici di storia recente differenza. Premessa: enormi investimenti Blues, ma Poch al primo anno di progetto. Ten Hag? Secondo anno che non rispetta premesse e aspettative create nel 22/23, tra Top 4 Spot e Carabao. Chelsea mesto a metà classifica e palese costruzione: cartello “Lavori In Corso” appeso per tutta Cobham. United settimo, dietro Villa, Tottenham e sconfitto proprio a Newcastle. Ma quel cambio di proprietà che stenta ad arrivare e continuare a destare incertezze smaschera Ten Hag: grossi malumori nello spogliatoio. La gestione Man to Man, quella tra manager e calciatore, così come programmazione settimanale troppo destinata alla corsa per uno che Ajax dimostra s’è sempre palesato palla a terra, non convince e crea malumori. Animi accesi con Martial a Newcastle, Rashford lontano parente di quello dello scorso anno, Sancho fuori squadra e senza possibilità di rientrare o ricucire. Quella tra Villa e City così come la sfida tra United e Chelsea saranno le gare più mediatiche di questa sera, quelle delle 21.15, mentre tutte le altre decolleranno alle 20.30: crisi Forest in casa Fulham, scontro diretto salvezza tra Palace e Bournemouth, De Zerbi in casa col Brentford di Thomas Frank. E se in chiave coda va citato l’altro anticipo tra Wolves che tornano al successo interno 1-0 con un Burnley che evidentemente non restituisce continuità al pokerissimo interno con lo Sheffield, l’infrasettimanale di Premier si chiude con due super classiche di Premier in programma proprio giovedì: interno Tottenham col West Ham, Newcastle a Goodison Park con l’Everton.
Sport
6 Dicembre 2023
Premier, scoppia l’infrasettimanale: United-Chelsea, spettri al Teatro dei Sogni. Delirio Arsenal, Liverpool a Sheffield, Emery sfida Guardiola