Un ottavo di finale infinito. Davanti ad un Franchi tutt’altro che tutto esaurito o gremito, pieno di seggiolini vuoti complice calendarizzazione di un ottavo dicembrino in una ghiacciata Firenze, una Fiorentina piena e pregna di seconde linee fatica eccome per aver la meglio di un Parma motivatissimo, ambizioso, coraggioso, audace, un club cadetto che come sua storia vuole ambisce chiaramente al ritorno in Serie A. E un Parma che ha saputo vender cara la pelle per riconquistarsi probabilmente l’Inter a San Siro come l’anno scorso, quando Buffon espose gli ultimi straordinari eterni salvataggi della sua infinita carriera. Un Parma vicinissimo all’impresa e sopra 2-0 fino al tramonto della ripresa grazie al doppio timbro firmato Bernabé e Bonny, prima della rimonta all’ultimo respiro firmata Nzola e Sottil che spegne i sogni di gloria ducali. Sul 2-2 si va ai supplementari, squadre stanche e calci di rigore, rigori fatali alla formazione di B, vittoria netta dagli undici metri dei più esperti e tecnici calciatori viola. Rigorata che finisce 4-1 per i padroni di casa, nel complesso dunque vincenti 6-3. Grande amarezza per il Parma perché soffrendo dunque passa la Fiorentina, che adesso attende il risultato dell’Inter prossima settimana. Sarà Inter-Bologna, per questo o derby dell’Appennino o più probabilmente rivincita della finale di Coppa Italia di maggio scorso. Amaro in bocca e grosso colpo sfiorato Parma, sospirone di sollievo Fiorentina.
