CECCANO – L’hanno trovato a pochi metri dal posto in cui nel 1951 cinque bambini morirono per l’esplosione di una bomba della Seconda Guerra Mondiale: un proiettile da mortaio inesploso ed in perfetta efficienza è tornato alla luce durante alcuni lavori in località Peschieta, a Ceccano, in provincia di Frosinone. L’area è stata transennata fino all’arrivo degli artificieri del VI Reggimento dell’Esercito che nel pomeriggio lo hanno rimosso e disinnescato. Durante la II Guerra Mondiale Ceccano ebbe 102 vittime civili dei bombardamenti alleati: tra l’autunno del 1943 e la primavera seguente si registrarono ben 32 incursioni aeree. Non colpirono mai basi tedesche, ma distrussero subito quasi tutte le case. Il 1° dicembre del 1951, sette anni dopo il passaggio della guerra, cinque bambini che tornavano dalla lezione di catechismo furono straziati dall’esplosione di un residuato bellico: Francesca Cristofanilli aveva undici anni, Domenico Mastrogiacomo otto anni, Giuseppe Ciotoli dieci anni, i fratelli Vincenzo e Giuseppe Di Pofi rispettivamente dieci e dodici anni.

