Alla riscoperta delle proprie origini: Gaia Canuti si laurea con 110 e lode con il “dialetto bassanellese”
Cronaca, Cultura e Spettacoli
19 Dicembre 2023
Alla riscoperta delle proprie origini: Gaia Canuti si laurea con 110 e lode con il “dialetto bassanellese”

di Simona Tenentini

VASANELLO – Un dialetto che vale 110 e lode.

Massimo risultato per la dottoressa Gaia Canuti che si è laureata nei giorni scorsi, all’Università degli Studi della Tuscia, portando una tesi sul “dialetto bassanellese” e la sua espressione culturale.

“A motivare la mia scelta – spiega – è stato innanzitutto il profondo legame che da sempre ho con il mio paese natale, Vasanello, appunto.

Ho pensato di articolare l’intera ricerca sull’analisi della coesistenza, in uno stesso contesto sociale e territoriale, della lingua standard ossia l’italiano e di un dialetto locale, nel caso specifico, il bassanellese, evidenziando analogie e differenze.

A livello nazionale, nel panorama dei dialetti delineati dagli studiosi, il  bassanellese si inserisce nell’area dei dialetti mediani ed in particolare fa parte della varietà della Tuscia Viterbese.

Dopo aver comparato la fonetica e altri termini del bassanellese con altri dialetti dell’area mediana  – prosegue la Canuti – è stato possibile evidenziare che esso non presenta caratteristiche tali da distinguerlo nettamente dalle altre varietà dell’area della Tuscia.

Numerosi sono stati, infatti, i fenomeni linguistici riscontrati comuni con gli altri dialetti della stessa area, quali:-l’ anaforesi-il raddoppiamento fonosintattico di alcune parole piane-la presenza di J in corrispondenza di GL-il suono T/D immediatamente preceduto dal fonema N.

Infine, una curiosità.

“Conducendo un’ analisi linguistica su termini propriamente locali quali ad esempio Bassanello è interessante rilevare che l’intercambiabilita’ di B e V potrebbe trovare giustificazione nel fenomeno del betacismo: un fenomeno non puramente grafico ma indice di una confusione tra due suoni che in latino classico erano ben distinti.

Sono stata felice di condurre questa ricerca sul dialetto bassanellese  – conclude – perché mi ha permesso di unire gli studi linguustici alle competenze acquisite durante il corso di laurea e ciò mi ha dato la possibilità di aggiungere, anche scientificamente, valore alla mia identità e alle mie radici.