ACQUAPENDENTE – Inizieranno oggi, alle 17.30, presso il Teatro Boni di Acquapendente, le celebrazioni per il 4° centenario della morte del capitano Sforza Maidalchini, rimasto celebre per essere stato il padre della famosissima Donna Olimpia.
La manifestazione è curata dall’architetto Renzo Chiovelli, col supporto dell’associazione per la cultura “Cassia km 141”.
“I Maidalchini, originariamente Maldacchini, – spiega Chiovelli – erano una famiglia di mercanti che si era trasferita ad Acquapendente nel 1501 con Bellardino Perugino. Suo figlio Sforza, notaio, diventò Priore e poi Confaloniere della Comunità aquesiana. Imparentatosi con le principali famiglie di Acquapendente, acquistarono una serie di immobili medievali lungo il tratto urbano della Via Francigena, trasformandoli in palazzi rinascimentali. – Riferisce Renzo Chiovelli – Proprio nel principale di questi palazzi, nel 1561, dovette nascere Sforza Maidalchini, figlio di Andrea e Pacifica Feliziani. Il palazzo abitato da Sforza fu arricchito da una corte con loggiati in stile tuscanico, decorata con affreschi e graffiti, finché egli non si trasferì a Viterbo, essendo stato nominato appaltatore della Dogana pontificia”.
“A Viterbo gli nacque, dalla seconda moglie, Olimpia, che sarebbe diventata la “Papessa di Piazza Navona”. Sforza fu capitano e castellano della rocca di Civita Castellana, commissario dei grani a appaltatore delle carni per il Patrimonio in Tuscia. – conclude Chiovelli – Nel 1611 acquisì la cittadinanza viterbese e, morto nel 1623, fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Gradi. Pertanto ricorrono i 400 anni della sua morte e dal 23 dicembre inizieranno una serie di manifestazioni, che continueranno nel 2024 con conferenze sui Maidalchini, visite ai palazzi e luoghi di Donna Olimpia a Roma e San Martino al Cimino, concerti ed altre iniziative”.