Porto di Civitavecchia, rinviato aumento sovrattassa su merce imbarcata e sbarcata
Economia e Lavoro
30 Dicembre 2023
Porto di Civitavecchia, rinviato aumento sovrattassa su merce imbarcata e sbarcata

L’Autorità fa slittare di sei mesi il rincaro, nel frattempo il presidente Musolino è pronto a sollecitare ancora il Mit per scongiurare la misura

 

CIVITAVECCHIA – Importante intervento dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Per non danneggiare il traffico delle merci nello scalo, infatti, l’Authority – attraverso un decreto firmato negli scorsi giorni dal presidente Pino Musolino – ha deciso di rimandare di sei mesi l’entrata in vigore dell’aumento della sovrattassa per ogni tonnellata di merce imbarcata e sbarcata nel porto di Civitavecchia, inizialmente prevista per il 1° gennaio e adesso decretata appunto al prossimo 1° luglio. Il punto è che al Porto mancano ancora 45 milioni di euro necessari per la costruzione di altri 400 metri dell’importantissimo antemurale e che l’Authority ha più volte chiesto al Governo. Le ultime lettere inviate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a firma del presidente Musolino, sono di ottobre e novembre scorsi. Più volte infatti da Molo Vespucci è arrivata la richiesta di poter vedere attribuiti all’Adsp questi fondi, attraverso una riassegnazione delle risorse o una ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati a opere poi sfumate. Il prolungamento dell’antemurale è stato finanziato nel Pnrr per circa 60 milioni, con il costo che però è lievitato dai 60 milioni originariamente previsti a circa 106 milioni con l’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime. «L’Adsp potrà coprire i rimanenti 45 milioni con un ulteriore tiraggio del mutuo Bei – aveva chiarito qualche mese fa proprio Musolino – e per far fronte agli oneri finanziari dell’operazione si è reso necessario ricorrere all’aumento dell’aliquota della sovrattassa per 0,724 euro a tonnellata. Ne avremmo fatto volentieri a meno, trattandosi di una misura recessiva, però necessaria a non perdere 60 milioni di risorse pubbliche, per i quali entro il prossimo 31 dicembre è necessario avere stipulato una obbligazione giuridicamente vincolante, e la possibilità di realizzare un’opera così importante».