di Diego Galli
VITERBO – Con l’ennesimo episodio di violenza nel centro storico, stavolta estrema, con un uomo ucciso nella serata di ieri, la città si è svegliata stamattina con un rinnovato senso di inquietudine.
I commenti dei cittadini e dei residenti del centro storico viterbese si concentrano nuovamente della mancata sicurezza che il capoluogo della Tuscia ha continuato ad accumulare negli anni passati, permettendo alla criminalità e al degrado di prosperare indisturbati.
Proprio a settembre, il prefetto di Viterbo aveva ribadito che a Viterbo “Esistono problemi di microcriminalità, ma la situazione è sotto controllo”. Un pensiero che già si era scontrato contro la percezione dei cittadini e che oggi torna a cozzare violentemente contro il sangue versato nelle vie del centro storico, dove la sicurezza dovrebbe essere massima. Suo era stato tuttavia l’avvertimento nei confronti dell’amministrazione, sottolineando la necessità di iniziative che potessero contribuire a ripopolare il cuore della città, non solo per qualche ora durante qualche festività.
A contribuire a questo degrado totale, come molti cittadini sottolineano, sono principalmente due fattori: quello della mancata presenza di presidi di forze dell’ordine “fissi” (dei quali si era tanto parlato nelle campagne elettorali delle ultime elezioni) e quello dell’assenza di un’illuminazione adeguata per una città come Viterbo, dove molti vicoli e strade restano quasi completamente al buio.
“Non è più la Viterbo di una volta” è un altro dei pensieri che accomunano quest’oggi sempre più viterbesi. Un rimando agli anni passati, che spesso raffigurano un’immagine del centro storico di Viterbo più popolato e più ordinato.
L’amministrazione comunale guidata da Chiara Frontini, almeno sulla carta, aveva provato durante queste feste ad aiutare le persone “a riprendersi gli spazi del centro”, come era stato dichiarato. Un effetto, purtroppo, durato solo pochi giorni, esattamente quelli in cui si sono concentrati gli eventi.
Già dopo il ponte dell’Immacolata dello scorso 8 dicembre, i commercianti del centro avevano sollevato dubbi, chiedendosi cosa ne sarebbe stato di Viterbo dopo le festività. Oggi, con le festività ancora in corso, la preoccupazione di un centro già svuotato di cittadini e turisti, è tornata già ai massimi livelli.
Anche il questore Fausto Vinci, nell’ultimo consuntivo per l’anno 2023, aveva ribadito che “A Viterbo non c’è un problema specifico” e che, addirittura, la polizia aveva osservato un calo dei reati in generale, grazie un’operazione di maggiore prevenzione e contrasto. Nonostante questo, Vinci aveva anche convenuto che la popolazione cittadina ha un percezione molto differente, in quanto a sicurezza, rispetto ai dati riportati. Una percezione che, come dichiarato, la polizia farà di tutto per migliorare.
Nel frattempo, gli obiettivi “Viterbo città universitaria”, “Viterbo Capitale della Cultura”, “Viterbo città Turistica” e “Viterbo isola felice per artigiani e commercianti” restano unicamente tracciata su carta.

