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    Politica, Scuola e Università
    6 Gennaio 2024
    Scuola, la Regione toglie l’autonomia all’Istituto Don Milani: il Comune di Cerveteri promette battaglia

    di Sandro Labronico

     

    CERVETERI (RM) – Brutta sorpresa per Cerveteri nella calza della Befana. Con il Piano di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2024/25 appena approvato, la Giunta regionale del Lazio ha infatti tolto l’autonomia didattica all’Istituto Don Milani della frazione di Valcanneto che sarà dunque accorpato a quello di Marina di Cerveteri. Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti non ha preso bene la decisione della Pisana ed è pronta a dare battaglia. “Dalla Regione – dice la Gubetti a La Cronaca24 – ci avevano assicurato che entro il mese di dicembre ci sarebbe stato un tavolo di coordinamento proprio per calibrare al meglio questo tipo di interventi. Poi così non è stato e ieri è arrivato questo taglio che crea un istituto comprensivo con un territorio molto vasto e rischia così di penalizzare gli studenti e il personale del Don Milani. Perché se è vero che da diversi anni il plesso di Valcanneto non supera mai i 700 iscritti, è altrettanto vero che ciò avviene non per una scelta di questa giunta comunale o di quelle che l’hanno preceduta (così come stanno provando a sostenere alcuni esponenti dell’opposizione in queste ore), ma a causa del decremento della natalità che colpisce Cerveteri come tutto il resto d’Italia”. La sindaca, però, non si perde d’animo e conta di poter raddrizzare la situazione. “Già domani – annuncia la Gubetti – mi metterò in contatto con l’assessore regionale Schiboni per sottoporgli la possibilità di  modificare il Piano. La mia proposta è quella di accorpare il Don Milani non all’istituto comprensivo della Marina, bensì a quello del centro storico. Il territorio da coprire per il nuovo preside e la sua segreteria sarebbe sicuramente meno esteso e più facilmente gestibile. Mi auguro che la Giunta regionale voglia accogliere questa modifica che eviterebbe molti disagi a docenti, personale ATA e soprattutto agli studenti”.