Il punto più basso. Contestazione, tecnicamente lecita e motivatissima. Il Napoli campione d’Italia affonda ancora. Tris a Torino. Incassato. Stavolta nono posto. Terza sconfitta nelle ultime quattro, tra sveglie di Roma e quelle interne col Frosinone. La cura Mazzarri, fin qui, non ha minimamente dato i suoi frutti.
ADL Stavolta colpa di scelte di cui ADL s’è assunto tutta la responsabilità, scelte che non rispecchiano minimamente la brillantezza della meticolosa e stellare programmazione dei decenni precedenti. Senza Giuntoli e Spalletti, si sa, Napoli ha perso tantissimo. Ma nessuno s’aspettava un tracollo del genere. Al giro di boa nona posizione: francamente impronosticabile ai nastri di partenza. Mazzarri, riesumato dopo le sfortunate esperienze di Torino e Cagliari, ha il compito di traghettare.
SENZA PREPARAZIONE Ma senza preparazione, quella che fisicamente evidentemente Rudi non è stato in grado di far nella maniera migliore, va in difficoltà anche lui. Un Napoli che va lentissimo. Ombra di se stesso. A dispetto delle fiammate dell’anno scorso, preparazione top spallettiana. Solo tre vittorie nell’ultimo mese e mezzo. Serie infinita di punti persi. Mazzarri non rischia: sarebbe il finimondo.
PRESENTE Ma è tempo di guardarsi negli occhi, ritiro o non ritiro radunarsi a Castel Volturno e tirar fuori gli attributi. Possono servire rinforzi, senz’altro, soprattutto a centrocampo dove qualcuno storicamente importante come Zielo sembra aver esaurito, a livello fisico e di stimoli, il suo ciclo a Napoli. Ma l’aspetto più importante deve esser quello di riaumentare i carichi di lavoro: questa è una squadra lenta, prevedibile, sempre seconda sulle seconde palle. S’è completamente sbagliata preparazione e si vede. Potrebbe arrivare un centrale, molto probabilmente arriverà Samardzic, ma concettualmente serve molto di più. Sia mentalmente che fisicamente. Fortunatamente il Napoli resta a far parte di un gruppone di rivelazioni, tra Bologna e Fiorentina addirittura avanti alle romane, in cui non scappa nessuno. Il quarto/quinto posto dista soltanto 4/5 punti. Adesso il derby interno con la Salernitana per restituire speranza al popolo azzurro. Tre punti per riaccendere le luce, sterzare e invertire la tendenza. Poi sarà Supercoppa: prestigio per staccare dalle responsabilità/pressioni del campionato.

