Incontenibile Dusan Vlahovic. Sta bene, è il suo momento, continuità realizzativa. Finalmente definitivamente sbocciato anche a livello realizzativo. Numeri da Juventus, numeri da centravanti di una squadra che vuole lottare fino alla fine per vincere il campionato. Non era la gara più semplice da preparare a livello mentale: tutta pressione sui bianconeri, tutta Italia con l’Inter in Arabia aspettava il fatidico momentaneo sorpasso, Lecce al Via del Mare solito avversario insidioso. E a dispetto del risultato, facile non è stato. La Juve impiega un’ora a sbloccarla: quando sale in cattedra Yildiz, quando aumentano tutti i giri del motore, quando Dusan trova la torsione giusta in area che sblocca il punteggio. Alla addio pressione e vento in poppa: squadra forte, fisica, sponda McKennie, raddoppio ancora di Vlahovic. Seconda doppietta consecutiva dopo le due prodezze col Sassuolo. Nel finale spazio ad un’altra incornata aerea, quella di Bremer: 3-0 finale, tre punti in cassaforte. La Juve torna dal Salento con la missione compiuta: 52-51, scavalcata momentaneamente quella che resta la favorita per lo Scudetto, l’Inter di Inzaghi, che recupererà la gara di campionato con l’Atalanta soltanto a febbraio. Intanto la Juve c’è. Eccome. Altra prova del nove superata. Striscia di risultati positivi straordinariamente notevole. Il merito è di chi ha saputo prima tenere da solo la baracca contro tutto e tutti e nel percorso di un mare in tempesta, poi ricostruire una squadra che presenta tutta la sua mentalità: Max Allegri. Oggi, almeno per una settimana, in testa da solo. La Juve c’è, ormai è chiaro. E lotterà fino alla fine.