Australian Open, Sinner stellare: altro 3-0, fuori Rublev, adesso semifinali con Djokovic
Sport
23 Gennaio 2024
Australian Open, Sinner stellare: altro 3-0, fuori Rublev, adesso semifinali con Djokovic

Un Australian Open da ricordare. Ancora una volta nel segno di Jannik Sinner, per lo sport azzurro. E non poteva essere altrimenti. Il quarto al mondo, ormai contemporanea iconografia del tennis italiano, conquista le semifinali a Melbourne, eguagliando il traguardo tagliato da Berrettini nel 2022. Per Sinner è nuova semifinale in uno Slam dopo Wimbledon 2023. Ma a render straordinario il cammino australiano dell’altoatesino è quanto e come continui a vincere: ancora una volta lo fa senza concedere alcun set all’avversario, così come nemmeno alcun turno di servizio. E stavolta non era esattamente una gara semplicissima. D’altronde è noto: più vai avanti e più il livello si alza. Sinner ha battuto anche Rublev, russo sconfitto nettamente anche lui, ancora una volta, per tre set a zero: rispettivamente 6-4, 7-6 e 6-3, tra l’altro cancellando nel corso del match tutte le otto palle break concesse. L’unica preoccupazione durante la gara è stata osservarlo toccarsi stomaco e addome nel corso del secondo set, ma nel post match ha poi spiegato che si trattava semplicemente di un fastidioso dolorino evidentemente dovuto ad un cibo mal digerito, tant’è che nel terzo set è tornato a volare alla grande, dolorino scomparso. Un’Australian Open da ricordare per gli italiani. A dir la verità perché se Sinner continua a volare e scrivere radiose pagine di storia, giustamente conquistando le copertine più prestigiose del tennis italiano, il torneo di Melbourne ha registrato progressi di alcuni degli altri giovani talenti azzurri che hanno saputo regalare emozioni, come un Sonego mai domo contro Alcaraz al secondo turno o la stessa soprattutto favola Flavio Cobolli che partito dai primissimi turni preliminari è stato in grado di arrivare fino al terzo turno sconfitto solo, seppur combattendo e uscendo oltre che a testa altissima ma soprattutto tra gli applausi dello sportivissimo pubblico australiano, contro De Minaur, padrone di casa e tra la Top 10 naturalmente del seeding. Ma poi, quando arrivano queste prestazioni di Jannik, è giusto lasciare il passo al migliore. Al nostro migliore. Che dunque dopo aver battuto in ordine Van de Zandschulp, De Jong, Baez, Khachanov e Rublev, traguardi prestigiosi per quanto e come dipinti, ovvero senza concedere alcun set ad ogni rispettivo avversario, Sinner riaffronterà il numero uno al mondo, ancora Djokovic, nonostante Alcaraz abbia vinto, in uno scontro tra titani del presente e del futuro assolutamente indimenticabile, l’ultimo Wimbledon. Nole è rimasto numero uno al mondo e insegue, contro ogni record, il 25° Slam della sua carriera. Sul suo passo stavolta torna però l’altoatesino: sei precedenti tra i due a questi livelli, quattro a due per il campionissimo serbo, ma due degli ultimi tre vinti dall’azzurro. Jannik ha perso a dicembre la storica finale delle ATP Finals a Torino, ma prima seppe battere il più forte nella fase a gironi; ma forse, quando contava a livello di nazionale di più, proprio per l’orgoglio azzurro emanato a tutto quel Bel Paese incollato ad ammirare le sue gesta spagnole, vinse il duello decisivo alla Coppa Davis, qualcosa poco più di un mese fa ancora tutto dentro i ricordi degli amanti del tennis e dello sport italiano. La semifinale si giocherà venerdì, ancora da stabilire l’orario esatto. Dall’altra parte del tabellone naturalmente tutti gli altri grandi protagonisti, su tutti Alcaraz, che mercoledì affronterà il tedesco Zverev. In palio un posto anche per lui in semifinale: l’altro quarto verrà deciso nella notte, quello tra Hurkacz e Medvedev. Insomma, c’è tutto. Il tennis planetario è ripartito sulla falsa riga del 2023: chissà se anche stavolta, anche in questo caso, anche all’Australian Open 2024, saranno i primi quattro al mondo a comporre il quadro dei quattro semifinalisti.