I nuovi acquisti prima. La vittoria, soprattutto, poi. Quella col Cagliari. Scontro diretto vinto in rimonta che ha restituito ossigeno ed entusiasmo all’ambiente giallazzurro. Il Frosinone ha ripreso gli allenamenti in vista della seconda gara cruciale, altro scontro diretto salvezza, prevista dal gennaio ciociaro. Non tutto oro quel che luccica: se sorride il subentrante Kaio Jorge, amarezza Cheddira fischiato dalla tifoseria prima e consolato da nucleo e gruppo poi. A Verona lo step determinante: ora serve continuità, vietato perdere, l’ambizione è quella di vincere per scappare definitivamente da quelle sabbie mobili in cui, per forza di cose, tra sei sconfitte in sette gare a cavallo tra dicembre e anno nuovo, il club era terribilmente ripiombato. Sul mercato però c’è da registrare il caso Popovic. L’errore, ammesso da Angelozzi, di aver considerato male gli slot rimasti per gli extracomunitari. Più che Popovic, la grande missione era assicurarsi il prestito di Zerbin col doppio asse Napoli: senza Popovic saltato tutto, i due andranno a Monza. Un errore piuttosto evidente, anche grossolano, che va a macchiare un’operato, anche quest’anno, fin qui fantastico di un’istituzione della categoria italiana dei direttori. Ma naturalmente, s’è già fatto trovar pronto. Arriverà qualcun altro al posto di Zerbin, un altro esterno d’attacco, un nome che non scalda la piazza ma che la dirigenza giallazzurra vuole rilanciare: ecco Seck dal Torino, arriverà in prestito, in queste ore i due club sono a decidere se inserire un diritto di riscatto. Saranno limati gli ultimi dettagli: operazione in chiusura. Nei prossimi giorni l’ultimo tassello: Angelozzi ha ammesso come il club sia ancora alla ricerca di un terzino sinistro per sostituire infortunio e lungodegenza di Marchizza. Può giocarci il nuovo arrivato Zortea, ma meglio prendere un mancino naturale. Novità in settimana: il club spera di non ridursi agli ultimi giorni.