Dopo una settimana complicatissima con le scorie dello scontro diretto perso a Bergamo, tra musi lunghi, tensione e malumori, la Lazio ritrova tre punti pesantissimi e resta alla grande nel mucchione europeo in piena corsa nel carro da sogno, quello verso la prossima Champions League. Nella settimana che porterà proprio ai prestigiosissimi ottavi di Coppa dei Campioni, forse l’appuntamento più lusinghiero degli ultimi anni biancocelesti, quello infrasettimanale previsto all’Olimpico col Bayern Monaco di Harry Kane, la Lazio ritrova sorrisoni e tre punti chiave. Sorrisoni, quelli di capitan Ciro: Immobile rispolvera gol su azione e soprattutto aggancia il prestigioso traguardo dei 200 gol in Serie A, traguardo veramente per ben pochi. Si può discutere quanto si vuole, ma Ciro adesso appartiene all’Olimpo dei più grandi bomber di sempre della storia della massima serie italiana. Una gara che la Lazio sblocca nel primo tempo grazie alle sortite di Isaksen che portano all’autorete di Deiola; prima frazione della ripresa pirotecnica, raddoppia Immobile prima che Gaetano trovi il gran gioiello in grado di riaprire la partita. La Lazio però mostra fasi della scorsa stagione: amministrazione, palleggio, gestione, attributi. E allora al tempo d’inerzia che suggerirebbe pari e temperatura sarda, i biancocelesti palleggiano e chiudono con Felipe Anderson: pesantissimo 1-3 a spezzare ogni entusiasmo rossoblu a metà ripresa, quello che di fatto diventa il colpo del ko da cui Ranieri non sa più riprendersi. Cagliari penultimo, Lazio che risale momentaneamente al sesto posto aspettando i risultati del weekend. La Lazio riparte, la Lazio c’è.
