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    11 Febbraio 2024
    Israele, Hamas: “In corso negoziati per cessate il fuoco”. Brigate Qassam: “2 ostaggi uccisi in raid Idf”

    (Adnkronos) – Sono in corso negoziati per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, ha reso noto l’esponente di spicco di Hamas, Mohammed Nizal, in una intervista ad al Jazeera. Una delegazione di Hamas era al Cairo giovedì scorso ed è ripartita il giorno dopo, dopo aver parlato con delegati egiziani e del Qatar. “Netanyahu vuole che la guerra continui per rimanere al potere e non vuole perdere la sua coalizione di destra. Vuole che i combattimenti proseguano fino alle elezioni di novembre, perché le vinca Trump”, ha affermato.

    L’offensiva israeliana a Rafah “farà saltare” ogni negoziato sugli ostaggi. E’ l’avvertimento lanciato da un altro portavoce di Hamas, che ha parlato all’emittente del gruppo, Al Aqsa.

    Intanto le Brigate Qassam, ala militare di Hamas fanno sapere che due ostaggi israeliani sono stati uccisi in un raid delle forze dell’Idf e altri otto sono rimasti feriti. Le condizioni degli ostaggi sono sempre più pericolose. E’ impossibile fornire loro le cure necessarie e Israele è pienamente responsabile di quello che accade loro, si precisa.

    Intanto proseguono i bombardamenti su Rafah. “Coloro che dicono che per nessuna ragione dobbiamo entrare a Rafah, vogliono dire sostanzialmente, ‘perdete la guerra, lasciate che Hamas rimanga lì'”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una intervista alla Abc.

    Le forze israeliane “stanno lavorando” alla creazione di un passaggio sicuro per consentire l’uscita da Rafah dei civili palestinesi – si stima 1,4 milioni di persone – che vi risiedono o hanno trovato rifugio in questi mesi di guerra, ha quindi garantito Netanyahu che ha aggiunto: “Sono d’accordo con gli americani (quando dicono che non sosterranno una operazione israeliana a Rafah se non si si considera la sicurezza di chi ci vive, ndr). Lo faremo, garantendo un passaggio sicuro per i civili, per farli uscire”. “Stiamo lavorando a un piano dettagliato”, ha risposto quindi al giornalista che gli aveva chiesto dove sarebbero trasferiti i palestinesi di Rafah. “Non siamo indifferenti a questo problema. I militari israeliani apriranno un corridoio sicuro per i civili in modo che possano lasciare” Rafah, ha affermato quindi Netanyahu respingendo i timori di “una catastrofe”. Secondo il premier la vittoria di Israele contro Hamas “è a portata di mano” e Rafah è la chiave per raggiungerla”.

    Le forze militari israeliane “sono penetrate nel cuore” di Hamas, rivendica il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, parlando dalla base di Julis. “La loro intelligence ora viene usata contro di loro. L’approfondimento dell’operazione ci avvicina a un accordo realistico per il ritorno degli ostaggi”, ha spiegato.

    Intanto proseguono i raid israeliani su Rafah: almeno altri 25 palestinesi sono rimasti uccisi e decine di altri sono rimasti feriti questa mattina, denunciano fonti mediche citate dall’agenzia palestinese Wafa. E’ stato colpito anche un rifugio nel sud della città del sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno bombardato anche Khan Younis e Deir al Balah, dove sono morte una donna e un bambino.