Primo giovedì europeo 2024 piuttosto fertile per le italiane impegnate in Europa League. Sorrisoni per il Milan, ma sorride decisamente anche la Roma. Una Roma meno mourinhana, meno ostica, forse meno arcigna e compatta, ma che trova ugualmente un punto importante a Rotterdam per l’ennesimo scontro col Feyenoord, il quarto dell’ultimo decennio. Precedenti tutti giallorossi: la tradizione conta, s’è visto anche ieri sera. Olandesi avanti al tramonto della prima frazione; Roma brava a non scomporsi e provare ad imporre calcio e dettami DDR, sempre propositivi. Tempo e pazienza premiano e Lukaku trova in piena ripresa una fortunosa torsione che consegna l’1-1 ai giallorossi.
L’ANALISI Palleggio e circolazione che continuano a crescere: bene Paredes, forse una delle sue migliori gare di quest’anno. Bene la personalità con cui i giallorossi provano ad imporre il loro nuovo calcio nel primo tempo, buona la pazienza con la quale non si scompongono e acciuffano il pari nella ripresa, come detto. Ma anche diversi aspetti negativi, un doppio aspetto che vale la pena sottolineare: uscite sbagliate e grossi spazi lasciati agli olandesi nel primo tempo, transizioni difensive da rivedere. Non certo quelle mourinhane della Roma portoghese in Europa. Così come nei momenti chiave non bisogna farsi trovare ingenui, impreparati, scoperti: con l’Inter all’inizio della ripresa, col Feyenoord gol incassato a difesa schierata al tramonto del primo. DDR deve lavorarci, e lo sa. Ma su tutto il resto, come spiegato, tante note positive. Incluso spirito di abnegazione totale nel finale a difendere le sortite offensive olandesi. Note positive. Risultato su tuttie. Roma che all’Olimpico potrà gestire e imporre la sua superiorità per centrare anche stavolta il passaggio del turno che significherebbe ottavi, traguardo già conquistato dall’Atalanta di Gasperini, che in autunno ha letteralmente dominato il suo girone euro.
