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    21 Febbraio 2024
    Riflettori sul Maradona: stasera Napoli-Barcellona. Qui azzurri: la scintilla che può resuscitare una stagione cadaverica?

    La sera che tutta Napoli aspetta. All’interno di un’annata disastrosa, paradossale, senza precedenti e contraddistinta da una scelta fallimentare dopo l’altra, quella che tutto il popolo azzurro aspetta. E sogna possa costituire quella scintilla in grado di riaccendere un’annata cadaverica. Il Napoli arriva alla sfida interna col Barcellona, sicuramente la partita più prestigiosa dell’anno, con l’antivigilia preparata da Mazzarri e la vigilia preparata da Calzona, terzo tecnico e secondo traghettatore stagionale. Basta e avanza per descrivere quanto narrato settimana dopo settimana fin qui. Calzona sarà doppio incarico fino alla fine della stagione, non poteva voltare le spalle nonostante Slovacchia ad una piazza per cui ha sempre lavorato, che ha sempre vissuto, che ha sempre respirato. Figura evoluta di spicco tra i tempi di Sarri e Spalletti, a Castel Volturno. Un Napoli meno meccanico, a dispetto di quello del brevissimo regno Mazzarri 2.0, un Napoli che si prospetta più sprigionato. E torna per l’occasione Osimhen a riprendersi lo scettro dell’attacco, tra Kvara e Politano. Nessun esperimento: naturalmente 433, ben poco tempo per preparare la partita. Servirà pubblico delle grandi occasioni per spingere gli azzurri. Tra i pali rientra pure Meret, più Traoré che Cajuste al posto di Zielinski con Lobotka e Anguissa. Dall’altra parte uno Xavi a fine ciclo, un altro che andrà via a fine stagione. Ha ammesso che non sa che tipo di Napoli aspettarsi dopo l’ennesimo cambio. Partita impronosticabile. Può succedere di tutto. Notte da Maradona. Notte da resurrezione?