Evidenziata la cronica carenza di personale ed i pericoli
FROSINONE – Il sindacato Cisl Funzione Pubblica ha proclamato oggi lo stato di agitazione per il personale in servizio nel carcere di Frosinone. Lo ha fatto denunciando una serie di difficoltà operative nell’istituto penitenziario di Via Cerreto.
“Attualmente – evidenzia il Segretario provinciale di categoria Massimo Costantino – il personale è carente di circa 50 unità e se si considera che ulteriori 50 unità espletano servizi al Traduzioni Provinciale di Frosinone, il quadro diventa preoccupante. Al punto che in caso di assenze giustificate, risulta complicato chiudere il quadro dei servizi”.
La Cisl evidenzia come la grave carenza di personale stia determinando conseguenze sull’organizzazione del lavoro nei reparti detentivi, mettendo in discussione la sicurezza. Negli ultimi mesi sono state registrate varie aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria. A rendere più grave la situazione c’è il problema dei detenuti con chiari problemi di disagio psichiatrico: “Purtroppo – denuncia la Cisl – continua a gravare sugli Istituti Penitenziari una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi mentali o, peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems”. Il sindacato, oltre a proclamare lo stato di agitazione, ha richiesto al provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise, interventi immediati anche, con uno scorrimento dalle attuali graduatorie.


