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    Cronaca
    28 Febbraio 2024
    Inchiesta Karibu: quasi 7,5 milioni di finanziamenti usati illecitamente

    La relazione del liquidatore della società documenta il dirottamento di grosse somme destinate all’accoglienza dei migranti e usate invece per interessi privati

     

    LATINA – Soldi destinati alla gestione dei migranti utilizzati dalla moglie del deputato Aboubakar Soumahoro anche per pagare la clinica a Roma dove partorì. E’ quanto mette nero su bianco il commissario liquidatore della società Karibu, società gestita dai familiari del parlamentare, che negli anni ha ottenuto finanziamenti per garantire servizi di accoglienza ai migranti. Della vicenda scrive il quotidiano la Repubblica. La relazione è agli atti dell’indagine della Procura di Latina in cui si procede per truffa e in cui sono indagati Liliane Murekatete, la madre Marie Therese Mukamitsindo e i fratelli Michel Rukundo, Richard Mutangana e Aline Mutesi. Secondo il liquidatore della Karibu, i finanziamenti dirottati in modo illecito arriverebbero a circa 7 milioni e mezzo di euro. Il commissario liquidatore afferma che Murekatete avrebbe utilizzato i fondi anche per pagare la metà della spesa per la clinica romana dove ha partorito, 450 euro relativi al supplemento richiesto dalla struttura sanitaria nel maggio 2019 per una stanza singola. Dal canto suo la Guardia di Finanza ha acceso un faro anche sull’abitazione acquistata dalla donna e dal deputato a Casal Palocco, pagata dalla coppia a metà e di proprietà al 50% di Murekatete e per il restante 50% del parlamentare. L’immobile, del valore di 360mila euro, è stato acquistato a fine dicembre 2021 e gli inquirenti ipotizzano che parte dell’acconto dato dalla donna, circa 32 mila euro, arrivi da somme ottenute illegittimamente da una delle coop di famiglia, il Consorzio Aid, anch’essa messa in liquidazione. Infine dagli atti dell’indagine emerge che la suocera di Soumahoro avrebbe pagato anche una cucina per il suo appartamento di Latina.