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    Cronaca
    1 Marzo 2024
    Alatri – Omicidio Thomas: in aula l’amico, ‘tutto in 48 secondi’

    Proiettati i video dei sicari a bordo dello scooter

    ALATRI – Tutto in 48 secondi: l’arrivo, l’omicidio, la fuga. È quanto emerso oggi pomeriggio dagli interrogatori in Corte d’Assise nella seconda udienza del processo per l’assassinio di Thomas Bricca, lo studente di 19 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 30 gennaio 2023 mentre si trovava con un gruppo di amici nel centro storico di Alatri.

    L’accusa ha mostrato una serie di video ripresi dalle telecamere di sorveglianza: uno di questo mostra il passaggio dello scooter con i due sicari alle ore 19:55 ed appena 48 secondi più tardi mostra lo stesso mezzo che passa in direzione opposta. Il delitto avviene in quel frangente.

    A raccontarne le fasi oggi è stato Omar Hoaudì, il 21enne di nazionalità marocchina che secondo l’accusa era il vero bersaglio della spedizione punitiva. È stato ascoltato per quasi tre ore, durante le quali ha ripercorso le due risse avvenute nei giorni precedenti tra un gruppo di ragazzi nordafricani ed il gruppo al quale appartengono Roberto Toson e suo figlio Mattia, accusati ora dell’omicidio di Thomas. Quelle risse – ha ricostruito Omar – avvennero solo per motivi razziali. Dopo la seconda, il pomeriggio prima del delitto, Omar rivela ai giudici d’avere temuto una rappresaglia al punto che passò la notte in casa di Thomas, l’indomani lo accompagnò a scuola e poi andò dai carabinieri a raccontare le scazzottate avvenute nelle ore precedenti Ha ricordato che la sera del delitto sia lui che Thomas indossavano un giubbotto simile, di colore bianco e con il cappuccio.

    “Dopo il primo colpo Thomas mi è caduto addosso e subito dopo ho sentito altri due colpi di pistola” Ha detto di avere fissato i due assassini sullo scooter e nonostante avessero il volto coperto dai caschi è sicuro che fossero i due imputati. Ne ha descritto l’abbigliamento: jeans e giubbotto in pelle nero come i caschi. Ma le immagini mostrano dei caschi bianchi. Le difese contestano l’incongruenza, le parti civili rilevano che c’era scarsa luminosità ed era possibile confondersi. Nella prossima udienza altri testimoni dell’accusa.