Una splendida Roma continua a viaggiare a medie favolose, medie altissime, medie Champions League. Nessuno probabilmente poteva immaginare quanto e come, dalle mourinhane ceneri, Daniele De Rossi avrebbe in così poco tempo trasformato la squadra giallorossa. Diretto, senza giri di parole, coi suoi valori ha restituito lealtà al gruppo e fatto sentir tutti importanti. Ha restituito consapevolezza dei loro mezzi e lo ha fatto attraverso una sua idea di calcio: palleggiante, dominante, concetti antistanti al predecessore. E quando tutti aspettavano prima o poi una frenata, magari su un campo insidioso di una realtà del nostro campionato come il Monza, la Roma ha formulato probabilmente la prestazione migliore dell’ultimo mese: poker, netto, dominante. Un Dybala in stato di forma assoluto, tra assist e punizione al bacio a chiudere definitivamente la gara nella ripresa; una gara sbloccata da capitan Pellegrini, incanalata dal ruggito di Lukaku, chiusa dall’altrettanto ormai solito rigore di Paredes. Tutti protagonisti rigenerati dalla cura DDR. Trascina gioiello Paulo che continua letteralmente ad incantare ma non è solo. Sono tutti i protagonisti di questa Roma. La Roma di De Rossi. Sguardo serio, severo, sanguigno. Di chi sa quel che vuole. Contratto in bianco e bonus Champions, s’era presentato così. Sei vittorie in sette gare e prestazioni dominanti. La Roma adesso sta lì, tra Atalanta e Bologna. Vento Champions, come spira a Trigoria.
