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    5 Marzo 2024
    Salernitana, danno Dia: fuori rosa. Ecco perché hanno perso tutti

    Una visita al centro sportivo. Una decisione, una delle più attese. Il Presidente Iervolino ha fatto visita ad un gruppo fanalino di coda, stagione complicatissima, nata male e che rischia di finire peggio. Salernitana, reduce sì dal punto di Udine, ma sempre ultima della classe col misero bottino di 14 punti in classifica. Liverani la scelta del Sabatini 2.0, terzo allenatore stagionale, ma stavolta nonostante i prestigiosi avventi di Boateng e Manolas l’aria che tira è tutt’altro che miracolo come due anni fa. Anche perchè, a proposito di qualcuno iconografia di una stagione decollata malissimo e chiusa peggio, c’è l’elemento tecnicamente migliore del club campano, quel Dia che dopo i 16 gol dell’anno scorso voleva andar via, s’è ampiamente capito quanto e come volesse sfruttare Salerno come rilancio per tornare poi ad ambire ad altre latitudini. Prima il flirt coi Wolves, la voglia d’andar via, il trasferimento saltato. Prima donna che s’è sentita più grande dell’ambiente di lavoro. Malissimo. Fino a lunedì quando, appena rientrato da qualche settimana dall’infortunio che non gli ha permesso quest’inverno di prender parte alla Coppa d’Africa, al tramonto di gara s’è rifiutato di entrare in campo, voltando le spalle alla chiamata di Liverani. Gravissimo. E così la società non ha potuto far nient’altro che, al fine di spedire messaggio di comportamenti e unione d’intenti e sacrifici al resto del gruppo, metterlo addirittura fuori rosa. “Il Presidente Iervolino – spiega il comunicato del club campano – ha ribadito che la Società vuole fortemente l’impresa salvezza e che interverrà con durezza nei confronti dei tesserati che non si dimostreranno più in sintonia con l’impegno ed i valori del Club. Il Presidente ha infine assistito all’allenamento pomeridiano della squadra e ha incontrato il calciatore Boulaye Dia che a partire da oggi si allenerà separatamente dal gruppo squadra”. Finisce malissimo. A meno che non chieda scusa, per lui e per tutti, passerà tutta la primavera senza calcare Serie A. Un danno per lui, vetrina alla mano. Un danno per il club, destinato probabilmente alla retrocessione. Hanno perso tutti. E quel 3.5%, a cui ambiva Sabatini, si striminzisce sempre di più.