Non solo AS Roma. Non solo l’Atalanta impegnata ieri. Giovedì europeo, notte d’Europa League. Stasera in campo pure il Milan: alle 21 l’ultima italiana, in campo a San Siro con lo Slavia Praga. Avversario potenzialmente rognoso ma senz’altro, sorteggio alla mano, il più abbordabile rispetto alle altre due connazionali. La missione, simile a quella compiuta e superata ai sedicesimi, è quella di archiviare la pratica Slavia già nella gara d’andata a San Siro, esattamente come successe settimane fa col Rennes, battuto 3-0 al Meazza sostanzialmente spezzando sul nascere ogni speranza di passaggio del turno dell’avversario in questione. Pioli ambisce a chiudere i giochi già stasera per poi godersi Praga, senza rischiare di oltrepassare le Alpi col risultato ancora in sospeso. In campionato la missione rossonera, come noto, sarà quella di amministrare un piazzamento nelle prime tre mantenendo a dovuta distanza la corsa a quarto, quinto posto. Altra missione incanalata fin qui nella maniera corretta. Per questo non sussistono condizioni migliori per puntare sul giovedì. Ed anche stasera, per l’appunto, pesi massimi. Leao, squalificato con l’Empoli, a supporto di Giroud: si ricompone la premiata ditta accompagnata da Pulisic e Loftus-Cheek. In cabina di regia torna Reijnders vicino ad Adli per una mediana tutta tecnica, qualità ed impostazione; dietro ancora l’esperienza di Kjear al fianco di Thiaw aspettando il pieno recupero di Tomori e Kalulu. In porta, chiaramente, Mike Maignan. Massima attenzione rivolta dunque all’Europa League, semmai turnover domenica in campionato quando a San Siro arriverà l’Empoli di Nicola. Non ci sarà Leao tra l’altro, squalificato. Il Milan resta senz’altro tra le maggiori accreditate per arrivare sino in fondo alla competizione, anche se l’assoluta favorita resta il Liverpool che così come i rossoneri affronterà gli ottavi a Praga, in questo caso Sparta. Naturalmente tra le più quotate anche il Leverkusen, chiamato a rispettare pronostici col piccolo Qarabag di Baku. Affascinante la sfida tra Benfica e Rangers, così come quella tra Villarreal e Marsiglia.

