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    Cronaca, Scuola e Università
    11 Marzo 2024
    Ladispoli – USR sospende preside, aveva cacciato bimbo di 6 anni. “Ricorrerò a giudice lavoro”

    LADISPOLI – L’Ufficio scolastico Regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli in seguito ad una indagine voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Vaditara.

    Il provvedimento scaturisce dai fatti che hanno coinvolto un bambino di sei anni affetto da un deficit di attenzione e iperattivitá (Adhd), allontanato dalla scuola. Al posto del dirigente sospeso è stato nominato un reggente.

    “In riferimento ai fatti avvenuti all’Istituto comprensivo ‘Corrado Melone’ di Ladispoli (Roma) che hanno coinvolto un bambino di sei anni affetto da un deficit di attenzione e iperattivitá (Adhd), in seguito ai quali il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Vaditara ha richiesto un accertamento ispettivo, l’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell’istituto, nelle more dell’indagine voluta dal ministro e delle conseguenti valutazioni di carattere disciplinare. Al suo posto l’USR ha nominato un reggente”. Questa la nota del ministero dell’Istruzione e del Merito.

    Il preside dell’istituto di Ladispoli, Riccardo Agresti, fa sapere che “Ricorrerò al giudice del lavoro. Io sono certo e ho fiducia negli ispettori che faranno il loro lavoro, come già stanno facendo, e che porteranno alla verità. Se c’è una denuncia penale sarà il mio avvocato a proteggermi. Se invece è un procedimento scolastico e basta… è evidente che qualcuno mi vuole fuori dalla scuola”, afferma, sottolineando che quello che sta avvenendo è “un accanimento strano ed esagerato”. “La comunicazione era riservatissima eppure è uscita quando nessuna delle scuole aveva aperto la posta”, dice ancora il dirigente scolastico, in merito alla comunicazione della sospensione. “È stato evidenziato un mio reato penale, quello di non aver messo in atto la decisione del Tar. Ma io, ripeto, come già detto, non ero a conoscenza del fatto. La decisione del Tar era stata presa il pomeriggio precedente, quando la scuola era chiusa”. E la mattina dopo “la posta è stata aperta dopo l’orario di ingresso dei bambini”, conclude.