La sosta di fine marzo rappresenta per tanti direttori e tecnici storicamente la possibilità di mettersi seduti a tavolino e calibrare quanto e dove andar a far punti per conseguire i propri rispettivi obiettivi, studiando calendario, partite, trasferte dell’ultimo curvone di stagione, quello decisivo, in vista di quei due mesi aprile e maggio che decreteranno sorti e destini finali. Tra le tante lotte che contraddistinguono gli ultimi elettrici mesi di stagioni tiene banco quella più tremenda, quella salvezza. Sette squadre in una manciata di punti quest’anno, latitudini di classifica dove tutto può cambiare in qualsiasi momento. L’unica probabilmente spacciata è la Salernitana pronta tra l’altro ancora a cambiare guida tecnica: salta Liverani, duello tra ritorno di Inzaghi o promozione Colantuono. Un altro cambio che palesa stagione disastrosa. L’ultima sconfitta campana promuove il Lecce, corsaro 1-0 all’Arechi: immediati frutti della cura Gotti, sono proprio i salentini a far il balzo in avanti e guidare dall’alto la corsa salvezza. Lecce 13° a quota 28, al 14° posto resta invece ancora l’Udinese che, malgrado sconfitta in casa del Torino, non viene sorpassata da alcuna diretta concorrente, tutte battute. Dopo 7 punti in tre partite sconfitto infatti il Cagliari a Monza, 1-0 e finalmente continuità Daniel Maldini; sconfitto chiaramente anche il Verona col Milan che rispetta 3-1 i pronostici al Bentegodi. Verona e Cagliari battute esattamente come l’Empoli venerdì sera, alla terza sfortunata sconfitta consecutiva, nonostante quella di Nicola sia una squadra tosta, completamente rigenerata. In questo momento tutte le appena citate sarebbero comunque salve: Verona e Cagliari a 26, Empoli a 25. In questo momento infatti sarebbero retrocesse Frosinone a 24 e Sassuolo a 23, rispettivamente terzultima e penultima. Salernitana spacciata, come spiegato, fanalino di coda con soli 14 punti.