CIVITAVECCHIA – Questa mattina “Il Messaggero” riporta una notizia che lascia l’amaro in bocca. Secondo il quotidiano romano, infatti, un parroco di Civitavecchia risulterebbe iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di circonvenzione d’incapace per essersi approfittato delle difficoltà cognitive, dovute all’età avanzata, di una sua parrocchiana. Sarebbe una storia di circa sette anni fa, quando, sopraggiunta la demenza senile della fedele, il sacerdote prova a farsi nominare suo tutore in virtù, a suo dire, di uno speciale rapporto di fiducia che aveva con l’anziana. Il Tribunale opta per un altro tutore, eppure negli anni successivi avvengono alcuni prelevamenti di denaro (complessivamente quasi 300mila euro), dal conto corrente dell’anziana e tutti destinati al sacerdote. A favore del religioso risultano anche la cessione di un appartamento e dell’auto di proprietà della donna. A maggio 2023 l’anziana parrocchiana muore e i parenti della donna presentano un esposto alla Procura che ora sta indagando. L’avvocato Alessandro Maruccio, difensore del sacerdote, è certo che il suo cliente dimostrerà di essere talmente estraneo ai fatti.
