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    Cronaca
    25 Marzo 2024
    Ferrovia Roma-Viterbo, -90% di biglietti e abbonamenti dal 2019: è crisi e il traffico auto cresce

    VITERBO – Grande fuga dalla ferrovia Roma – Viterbo, la cosiddetta Roma Nord, dove si timbrano molti meno biglietti e si acquistano sempre meno abbonamenti rispetto agli anni passati.

    A renderlo noto è il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord, per voce di Fabrizio Bonanni, ai microfoni di Radiocolonna. Il crollo, come sottolinea Bonanni, è gigantesco e i dati arrivano dalla stessa Atac, tuttora gestrice della biglietteria (ma non più della tratta).

    Nel 2023 la tratta urbana avrebbe registrato il 40% di utenti in meno rispetto al 2019. Un numero già di per sé molto alto, ma che allibisce dinnanzi al crollo registrato nel medesimo periodo dalla tratta extraurbana: -90,6%.

    Il crollo dei numeri, che fanno immaginare dei treni praticamente deserti, sarebbe legato alla riduzione delle corse in treno tra Viterbo e Sacrofano, sostituite dai bus. Una riduzione che, come sottolinea il comitato, non deve far pensare a una non utilità della tratta, ma che riflette i ritardi, i treni soppressi e altre mille problematiche che hanno costretto i pendolari ad affidarsi ad altri mezzi, in primis l’auto, aumentando il traffico verso Roma e viceversa.

    A preoccupare i pendolari sarebbero anche i lavori sulla tratta extraurbana, in arrivo a fine anno, che dovrebbero rendere Montebello uno scalo per tantissimi utenti.

    “Immaginate di andare a Montebello ogni mattina senza trovare parcheggio – dichiara a Radiocolonna Bonanni – sia per persone che lavorano che per genitori che portano i figli in stazione per poi andare a scuola. Molti preferiranno prendere direttamente l’auto, evitando la ferrovia e contribuendo al traffico su strada. Come comitato siamo in attesa di capire come Astral e Regione Lazio si muoveranno per via della chiusura della parte extraurbana e dell’imminente Giubileo. Bisogna fare presto, se necessario anche con misure emergenziali senza aspettare le lungaggini di bandi e gare”.