Sosta per le nazionali come sempre può significare calciomercato. Sicuramente a livello mediatico. E quella di fine marzo spesso e volentieri diventa ormai sempre più importante per i direttori sportivi, chiamati ad anticipare la concorrenza e iniziare a chiudere i primi affari per una sessione estiva sempre più imminente, pronta ad esplodere dopo l’ultimo decisivo curvone di fine stagione, quello a cavallo tra aprile e maggio. Tra le squadre più attive del mercato estivo scatterà sicuramente il Milan che, in attesa di definire il futuro di Stefano Pioli con la suggestione Antonio Conte sullo sfondo, senz’altro sarà chiamata a fare un centravanti, visto un futuro quello Giroud sempre più a tinte Los Angeles. Tra i nomi paventati c’è ancora quello di David del Lille, ma nelle ultime settimane l’obiettivo per l’attacco sembra diventato sempre più quel Gyokeres, centravanti svedese dello Sporting, letteralmente esploso in Portogallo ed ormai tra i primi nomi sui taccuini più prestigiosi d’Europa, almeno quando si parla di punte per presente e futuro. Il fatto che sia connazionale di Zlatan, dirigente rossonero, è un altro aspetto da non sottovalutare, un aspetto che può fare la differenza. Il costo è elevato: si parla di una richiesta di 40 milioni. Ma il Milan, disposto a spendere almeno 30, è chiamato ad entrare nell’ordine delle idee che serve uno sforzo economico del genere, soprattutto perché la punta del presente e futuro rossonero dovrà necessariamente esser all’altezza delle ambizioni del club. Soprattutto considerando ruolo e reparto in questione, così importante. Tra le alternative gli altri centravanti emergenti d’Europa, quelli espressi da questa stagione: può essere il caso di Sesko del Lipsia, così come quello di Dovbyk esploso a Girona, ucraino, nazionale mai banale quando si parla di rossonero, tradizione Sheva.


