Il Real Madrid centellina bene e calibra qualsiasi movimento. Ha dominato il calcio europeo con cinque Champions nel decennio precedente, un’era straordinaria. E adesso ha già messo tutte le premesse per costruire una generazione di fenomeni già presente e stellare futuro. I grandi campioni dell’era precedente sono andati via gradualmente: Ancelotti e Florentino hanno saputo tenersi elementi storici, hanno saputo continuare a farli sentire pezzi preziosi per trasmettere madridismo alle nuove leve, ai più giovani. Ai Valverde, Rodrygo, Vinicius e compagnia straordinariamente danzante. Prima Casemiro, adesso il centrocampo perderà un altro veterano. E non sarà Toni Kroos. Decisione presa: resta lui, rinnova per un’altra stagione. Questo significa che andrà via Luka Modric. D’altronde quest’anno ha giocato ben poco l’eterno e formidabile Pallone d’Oro, iconografia generazionale croata. Resta Kroos, tornato ai suoi livelli: doppio assist infrasettimanale pur con la sua Germania, tra l’altro. “Il Professore” è ancora evidentemente fondamentale per il centrocampo dei Blancos ed il club non poteva perdere due pezzi di spogliatoio così storico al tempo stesso. Anche in questo caso, tutto calibrato: resta il tedesco, 34 anni, a dispetto chiaramente delle 38 primavere di Luka. Questa la scelta del club. Kroos ha accettato un’annuale: sarà poi libero di scegliere la tappa finale della sua carriera a giugno 2025. Sul futuro di Modric invece qualche dubbio in più: vuol continuare a giocare, resterà in patria o cambierà continente?