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    Cronaca
    28 Marzo 2024
    Approvato alla Camera il nuovo codice della strada: detenzione per chi guida in stato di ebrezza e patente sospesa per uso del cellulare

    ROMA – Via libera della Camera al nuovo Codice della strada.

    Ieri, con 163 voti favorevoli e 107 contrari, è stato approvato il testo della riforma che ora passerà in Senato: qui, se non ci dovessero essere modifiche, si concretizzerà l’entrata in vigore delle nuove norme già potenzialmente prima dell’estate, con integrazione del nuovo decreto autovelox.

    Ecco tutte le novità previste:

    USO DEL CELLULARE

    Inasprimento delle sanzioni per chi utilizza un telefono cellulare alla guida senza opportuni dispositivi vivavoce.

    La multa sale dagli attuali 165 euro a 250 euro per il primo episodio di infrazione, con un massimo di 1.000 euro e accompagnata dalla sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 e 60 giorni, con la contestuale perdita di 5 punti.

    In caso di seconda violazione contestata la multa aumenta, da 350 euro a 1.400 euro, con la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente fino a 90 giorni, con la sanzione che passa da 1.697 euro a 2.588 euro. P

    atente sospesa anche per chi è trovato a guidare contromano o passa col rosso.

    STATO DI EBREZZA

    Tolleranza zero anche per chi viene sorpreso al volante con uno tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, che comporta una multa compresa tra 573 e 2.170 euro, oltre alla sospensione della patente da 3 a 6 mesi.

    Più grave il riscontro di un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, con multa da 800 a 3.200 euro e detenzione fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Nel caso di un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, alla pena detentiva di 6 mesi si aggiunge la multa compresa tra 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente fino a due anni.

    STUPEFACENTI

    Importanti novità anche per riconoscere la guida in stato di ebrezza.

    Attualmente, quando si ha ragionevolmente motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l’effetto conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, o quando gli accertamenti preliminari hanno fornito esito positivo, ovvero in caso di incidente stradale, gli agenti di polizia stradale accompagnano il conducente presso strutture sanitarie per effettuare esami di riscontro.

    La nuova normativa prevede l’abolizione del secondo passaggio: basterà la positività al primo test per far scattare in automatico, di fatto, la sospensione della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni.

    MONOPATTINI

    I monopattini dovranno essere muniti di indicatori luminosi di svolta e freno, ma anche di contrassegno di riconoscimento assimilabile alla targa, mentre il conducente sarà tenuto ad utilizzare il casco e munirsi di assicurazione, con una multa prevista che oscilla tra 100 e 400 euro. Per tutti i conducenti di veicoli a motore entra poi in vigore un obbligo a tutela dei ciclisti, ovvero il mantenimento di una distanza di sicurezza non inferiore a 1,5 metri in caso di sorpasso.

    NEOPATENTATI

    Divieto per i primi tre anni dal conseguimento della patente B di guidare mezzi con potenza superiore a 75 kW per tonnellata, ovvero mezzi di categoria M1 e dunque auto, elettriche si applica l’ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW (142 Cv).

    La disciplina attuale prevede invece, solo per il primo anno, il limite di potenza a 55 kW per tonnellata, 65 kW per le elettriche e ibride plug-in, con quello di potenza massima assoluta pari a 70 kW (95 cv).

    Dure le reazioni politiche dell’opposizione.

    “Il Ministro Salvini non dovrebbe gioire se le principali Associazioni dei familiari delle vittime e degli utenti della strada sono insoddisfatte di questa riforma che non rispecchia gli obiettivi della Comunità europea. L’Italia si allontana dall’obiettivo europeo zero vittime.

    Le ragioni del no di Azione sono state illustrate in Aula dall’On. Giulia Pastorella. Ogni anno è come se perdessimo una città di oltre 3.000 abitanti per gli incidenti stradali, che sono la prima causa di morte tra i giovani. Prosegue l’impegno nelle Regioni e per quanto mi riguarda con la proposta Lazio Strade Sicure, e chiedo che i sindaci inseriscano nelle loro priorità la sicurezza stradale”.

    Lo ha dichiarato il promotore della proposta di legge Lazio Strade Sicure e Responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato.