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    30 Marzo 2024
    Pasqua da Premier: all’Etihad super Man City – Arsenal. Klopp insegue, oggi salvezza e Top 4

    Un anno dopo per scrivere stavolta un destino differente. Una storia diversa. Una storia che riecheggia l’armata degli Invincibles del 2004: vent’anni dopo l’Arsenal sogna di tornare a vincere la Premier League. E pronti via, decolla l’ultimo curvone dell’NBA del Football col grande scontro, uno di quelli più attesi. Lo scontro diretto all’Etihad, quello tra Manchester City e Gunners, grande piatto della Pasqua britannica. Ancora Guardiola contro Arteta. Ancora maestro contro allievo. Mikel, storico assistente di Pep proprio a Manchester tanti anni orsono prima di prender le redini da primo all’Emirates. Lo scorso anno, dopo diversi anni di costruzione, i Gunners sorpresero tutti prima di crollare e farsi rimontare in primavera: il Man City è un’istituzione, ad aprile sente l’odore del sangue, così ha conquistato ben 5 Premier in sette anni di gestione Guardiola, l’ultima della quale confluì proprio nello stellare Treble che pareggiò la mitologia cittadina del Man United 1998/99. Quest’anno è un’altra storia, l’Arsenal sembra più maturo, gare come queste stabiliranno se sarà pronto davvero al grande salto. La classifica narra 64 a 63, coi Gunners che provengono dopo qualche settimana balbuziente a cavallo tra festività natalizie e Capodanno, da un lungo inverno fertile, ricco di primi piatti, scorpacciate ed otto vittorie consecutive. Arrivano col vento in poppa alla gara in cui il Man City sarà chiamato, nonostante dubbio De Bruyne ed assenze forzate Sontes e Walker, a manifestare quanto ancora sia la più forte. Da comprendere dal punto di vista prettamente tattico come risponderanno i Gunners. La scelta di un play basso puro come Jorginho ha certamente sprigionato Rice, adesso determinante anche nella metà campo avversaria. Lui, grande leader e perno dei Tre Leoni stessi. Da comprendere se Arteta se la andrà a giocare a viso aperto come recentissimo passato o se sceglierà una mediana più fisica, magari con Thomas Partey. Davanti senz’altro Havertz falso nueve, Saka e Martinelli a completare il tridente biancorosso se dovessero recuperare, altrimenti pronto Trossard forma smagliante. Fischio di inizio previsto per domani alle 17. Ma attenzione, parlare di corsa a due diventerebbe completamente errato. 64-63, ma a 64 arriva anche l’ultimo Liverpool di Klopp: Jurgen non sogna nient’altro che un finale in grande stile e, in caso di pari all’Etihad, potrebbe staccare entrambe le rivali in un colpo solo. Domenica ad Anfield arriva il Brighton di chi, chissà, potrebbe ereditarne gestione rossa: Roberto De Zerbi. Una Premier che decollerà chiaramente già dall’ora di pranzo di oggi, con la sfida tra Newcastle e West Ham per futura Europa o Conference League. Stagione sfortunata per i Magpies, tra tanti infortuni e grana Tonali che non ha permesso di replicar loro la straordinaria stagione passata, quando forse, con quel quarto posto, over-produssero. Dalle 16 fino in serata tempo di lotta al quarto posto, col Tottenham che insegue il Villa di Emery: Spurs in casa col Luton, derby coi Wolves al Villa Park. Al sesto posto c’è il deludente Man United del secondo anno Ten Hag che ambisce ancora a rientrare nella corsa qualificazione alla Coppa dalle grandi orecchie, specialmente se il coefficiente per nazioni UEFA dovesse spalancare le porta anche alla quinta posizione: per i Red Devils rognosa trasferta a Brentford, dove lo scorso anno Ten Hag incassò una delle sue prime lezioni britanniche. Lotta al quarto ma non solo, lotta che si intreccia chiaramente anche con quella salvezza: ultime chance Burnley in casa Chelsea, Everton in casa Bournemouh; da comprendere come lo stesso Forest reagirà alla penalizzazione, scontro diretto col Palace al City Ground. Non è previsto alcun Monday Night stavolta: weekend britannico che confluirà tutto sul grande appuntamento pasquale, quello più atteso, quello che chiuderà al 29° giornata, naturalmente Etihad, Manchester. 10 turni alla fine: la Premier è pronta a scoppiare.