Il Frosinone torna a muovere la classifica. Non porta a casa l’intera posta in palio ma, dopo un inverno assai scarno a livello di punti e risultati, torna a portare a casa un minimo di bottino e lo fa su un campo non indifferente come quello di una contemporanea certezza del centro classifica, il Genoa. A Marassi finisce 1-1 coi giallazzurri bravi a replicare all’istante al rigore del solito Gudmundsson, pareggiando già entro la fine della prima frazione con Reinier, elemento dalle qualità indiscutibili da cui quest’anno ci si sarebbe aspettato francamente qualcosa di più. Stavolta più che espressione, punto chiave dei pro del Difra, ottima gara di contenimento a bloccare i fuochi del Grifone, soprattutto Retegui. Per questo il punto diventa prezioso. La società ha confermato la fiducia al tecnico: squadra giovane ed espressiva, ha fatto per larga parte di più di quanto ci si sarebbe aspettato, ma nel momento determinante troppo acerba, inesperta, per tal motivo risucchiata in quelle latitudini quando gran parte del popolo ciociaro sognava ormai una seconda parte di campionato diversa, serena. Dopo un autunno stellare, l’inverno descritto ha riproiettato il club giallazzurro in piena lotta, completamente rimescolato nella battaglia per non retrocedere. Ma senz’altro era fondamentale riavviare l’ultimo decisivo curvone di stagione con un risultato positivo, soprattutto lontano dalle mura amiche dello Stirpe. E quindi stavolta ha saputo contenere, ha saputo ridiscutere la propria filosofia, ha saputo alzare il muro e prendersi il punto. Cosa più importante che esista nell’ultimissima parte di stagione.