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    2 Aprile 2024
    Coppa Italia, Juve-Lazio: stasera l’andata della semifinale, 72 ore dopo Marusic

    Trenta giornate di campionato disputate e prima del ritorno delle coppe europee in programma prossima settimana, quest’infrasettimanale di calcio italiano narrerà i primi atti delle semifinali d’andata, le gare d’andata prima di quei ritorni previsti tra 23 e 24 aprile. Stasera sarà subito tempo di Juventus-Lazio, questo sì, già sostanzialmente atto secondo dopo le prove generali di sabato all’Olimpico col successo biancoceleste in zona Cesarini che meglio non poteva bagnare il debutto in panchina di Igor Tudor. Quel Jolly pescato da Guendouzi, l’inserimento di Marusic quinto: subito risposte più che confortanti e prestazione di livello per la nuova Lazio del tecnico croato, quel fluido 3421 che in base alla fasi di gara può tornare difesa a 4 ma che sicuramente recupera stabilità e dettami di modulo che a Formello rievocano la prosperosa era Inzaghi. Ciò che non ha convinto è Zaccagni a tratti a tutta fascia; un ruolo, dipendentemente dal contesto, che può esser interpretato a destra anche da Felipe Anderson, sicuramente storicamente più avvezzo. In porta non c’è ancora Provedel, quindi nuova vetrina per Mandas; in difesa il dubbio da sciogliere è quello tra Patric e Casale, mentre davanti si riconferma il cronico ballottaggio tra Immobile e Castellanos, ma occhio a Pedro falso nueve visto il tipo di gara all’orizzonte, considerando quanto servirà restar corti e soprattutto la stima e fiducia riposta come mostrato sorprendentemente a tutti da Igor Tudor con la scelta di riproporlo titolare sabato scorso. Nella Juve tutt’altra atmosfera. Se a Formello è tornato sereno e qualcuno sorride pure, alla Continassa musi più che lunghi. Secondo posto ormai lontano e Champions da proteggere dagli attacchi di Bologna, Roma e Atalanta: vietato correr rischi. Ma quando sei la Juve vincere è l’unica cosa che conta e la Coppa Italia diventa l’unico trofeo appetibile, l’unica possibilità di salvare una stagione. Ecco dunque che Allegri torna immediatamente a tre dietro, sarà solito 352, senza esperimenti come a Roma: c’è Gatti con Danilo e Bremer. Modulo consolidato, sostanza e centimetri. A sinistra torna l’esperienza di Kostic così come a centrocampo la sostanza di McKennie, chiaramente al fianco di Locatelli e Rabiot. Sostanzialmente formazione titolare perché la grande novità rispetto a Roma diventa il ritorno di Dusan Vlahovic, che si riprende lo scettro dell’attacco supportato da Chiesa. Il fischio di inizio è previsto per le 21; il ritorno all’Olimpico invece fra tre settimane esatte, martedì 23 aprile.